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Notizie dal Territorio

Gemellaggio Marche-Abruzzo-Basilicata

Il resoconto con i problemi legati all'arrivo dell'autunno nelle zone terremotate, in cui sono al lavoro i volontari della Caritas Marchigiana

IL GEMELLAGGIO

Con l’arrivo dell’autunno la situazione abitativa provvisoria è uno degli aspetti più complessi e che creano preoccupazione all’interno delle comunità colpite dal terremoto.
Nei comuni della zona di riferimento del gemellaggio è iniziata la costruzione dei Moduli Abitatitvi Provvisori (M.A.P.), ad esempio a Pizzoli é iniziata la costruzione di 169 MAP. Di questi 169 MAP, 30/40 saranno destinati ai pizzolani, mentre i restanti saranno destinati ad altri cittadini (probabilmente provenienti da L'Aquila) stando alle notizie che fino ad ora si hanno a disposizione. Alcuni abitanti di Arischia sono stati trasferiti a Coppito (caserma della guardia di finanza), a Lucoli e altri a Pizzoli (per lo più anziani). Alcuni degli sfollati residenti ad Arischia stanno provvedendo autonomamente ad una propria sistemazione.
La costruzione di alloggi governativi (progetto C.A.S.E.) ad Arischia prevede posti per 360 persone. Al momento la scuola dell'infanzia ed elementare é ospitata in container presenti dietro la tendopoli. A Campotosto, le casette di legno (per circa 10 persone) sono in fase di costruzione. A Cagnano sono altresì in costruzione altri 30 MAP.
Dalla popolazione emerge il bisogno di essere ascoltati e di potersi sfogare, in particolare, in relazione alle diverse problematiche legate alla chiusura delle tendopoli e alla conseguente assegnazione degli alloggi. Ci sono alcuni casi di bisogni materiali ma c'é soprattutto l'esigenza di uno “stare insieme”, di un “farsi compagnia” in un momento in cui le certezze sono poche e la vicinanza costante, l'interesse verso l'altro e la sua situazione sono attenzioni molto apprezzate.
Attualmente a Pizzoli sono state accolte in accordo con la Caritas diocesana e con il coinvolgimento delle istituzioni locali e naturalmente della comunità parrocchiale, 25 persone immigrate alcune delle quali hanno trovato lavoro nel campo dell’edilizia, altre sono venute probabilmente spinte dal desiderio di una opportunità di impiego dato il numero elevato di cantieri attivi. Questi uomini sono stati ospitati in una tenda riscaldata e il Comune ha provveduto a portare servizi igienici e docce, questo bisogno emerso sta ad indicare la il passaggio ad una nuova fase dell’evento sismico, che vedrà l’arrivo di numerosi lavoratori impiegati nell’edilizia con la conseguente difficoltà abitativa.

PRESENZA NEL TERRITORIO:

Per tutti i motivi indicati, soprattutto per il sostegno alle comunità parrocchiali i volontari stanno costantemente svolgendo un servizio prezioso, con uno stile di presenza fondato sulla condivisione e sull’accoglienza. I parroci sono una risorsa fondamentale per le comunità colpite dal terremoto e per questo si hanno contatti costanti e continuativi anche grazie al supporto dei volontari.
I volontari partecipano all’animazione delle Messe, alle attività del catechismo dove sono riprese e ai gruppi che si riuniscono nelle parrocchie. I volontari provengono dalle diverse realtà diocesane della nostra regione, in particolare dall’Azione Cattolica di tutte le diocesi, impegnata in un percorso di coinvolgimento di giovani e di famiglie. L’esperienza di nuclei familiari rappresenta una particolarità della Chiesa Marchigiana. Molto positiva è stata la presenza di famiglie con bambini disposte ad un percorso di accompagnamento con l’impegno di un fine settimana al mese per più mesi. Altrettanto positiva inoltre è stata la presenza di 11 seminaristi con il vice rettore del Seminario Regionale Pio XI di Ancona. La loro esperienza è iniziata ad ottobre e continuerà fino a maggio del 2010, con un accompagnamento costante alle comunità attraverso l’animazione delle Celebrazioni, le Catechesi, la vita comunitaria, la preghiera, e la presenza accanto alla gente.
Ad ottobre c’è stata anche la visita del vescovo di Ascoli Piceno S.E. Mons. Silvano Montevecchi incaricato (C.E.M.) per la Carità che ha incontrato il parroco di Arischia ed ha trascorso una giornata con gli operatori delle Marche e della Basilicata. Durante i mesi di ottobre e novembre molti sono stati i contatti con le assistenti sociali e le psicologhe della Comunità montana per programmare insieme alcune interventi atti a favorire le relazioni sociali all’interno della popolazione.
Attualmente la difficoltà della maggior parte delle parrocchie rimane la mancanza di locali agibili adatti a svolgere le diverse attività parrocchiali.

 

RICADUTA DEL GEMELLAGGIO NELLE DIOCESI E PROSPETTIVE

Nel tempo di Avvento che ci prepariamo a vivere è importante sensibilizzare le nostre comunità all’impegno preso attraverso il cammino di gemellaggio con la Chiesa Abruzzese. L’utilizzo di immagini e le testimonianze anche dei tanti volontari che in questi mesi si sono messi a servizio delle diverse comunità, sono strumenti utili, come pure articoli o proposte progettate specificatamente per la propria realtà Parrocchiale, per le quali le diverse Caritas diocesane rimangono a disposizione per informazioni e contatti.

In Abruzzo molte sono le attività e le proposte per il prossimo periodo di Avvento come ad esempio l’inizio di un percorso per famiglie disponibili a seguire la formazione delle giovani coppie; l’inizio degli incontri di un gruppo parrocchiale di giovani e l’inizio del catechismo ad Arischia. Altra proposta è la celebrazione eucaristica del venerdì pomeriggio per i bambini ed i volontari
A Capodanno inoltre la diocesi de L’ Aquila ospiterà per il giorno 31 dicembre la marcia della pace organizzata tra gli altri da Pax Christi.
Nel giorno di sabato 14 novembre inoltre un pullman di pellegrini provenienti dalla zona Pizzoli-Montereale farà visita al Santuario della Santa Casa di Loreto e condividerà il pranzo con la diocesi di Loreto.
Diverse sono le iniziative che alcune parrocchie delle Marche stanno programmando anche per la prossima estate.
Da sottolineare è l’importanza della presenza di sacerdoti o religiose/i, fino ad ora limitata a qualcuna, che andrebbe sollecitata dalle diverse diocesi come segno concreto e costante della presenza della Chiesa Marchigiana.

 

 

Tavolo Unitario di Pastorale Integrata
Coordinamento gemellaggio Delegazione Caritas Marche
 

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