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C'è ancora posto per i poveri
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Durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo sito web della Caritas Diocesana l'Arcivescovo ha tracciato un quadro completo di tutte le situazioni di disagio, sempre crescenti, che la nostra Chiesa locale sta affrontando con grande impegno, a 360 gradi. Pubblichiamo il Report sulle povertà redatto dalla Rete Caritas ed alcuni articoli apparsi sulla stampa locale (Resto del Carlino e Corriere Adriatico)

Scarica il Report sulle povertà redatto dalla Rete Caritas della Diocesi di Fermo

 

Nuovo sito web della Caritas diocesana: www.caritasdiocesifermo.it

 

Fermo, 22 novembre 2014 (Fonte: il Resto del Carlino) - Un sito internet per raccontare la Caritas diocesana ma anche l'occasione per fotografare la povertà nel territorio della Diocesi di Fermo, la più grande delle Marche. E' un pellegrinaggio di persone in difficoltà quello che arriva dal Vescovo Luigi Conti, un continuo bussare alle porte della Chiesa, con la minaccia di uno sfratto, con lel bollette da pagare, con il lavoro che non c'è più. Arrivano stranieri ma anche italiani, arrivano con i figli piccoli e cercano speranza e futuro. Lo scorso anno sono passate per i centri di ascolto Caritas quasi 2 mila persone, oltre il 70% di loro non hanno lavoro ma c'è anche un 10% di precari e di lavoratori che non riescono comunque a sostenere le spese e la difficoltà di questa vita. Quasi il 90% di loro chiede cibo, abiti, oltre la metà vive in famiglia con i figli. Il Vescovo li ascolta, interviene nei casi più gravi, offre risposte come si può, con umilità e sempre in silenzio. Negli ultimi mesi sono arrivati in Caritas casi di sfratto per almeno 60 famiglie, negli ultimi anni sono centinaia le persone che hanno parlato della fame di casa, di lavoro, con qualche problema di salute e disagio familiare. Per la Caritas di Fermo ci sono 25 centri di distribuzione di alimenti, per 1873 nuclei familiari assistiti nel 2013, ce ne sono già 1342 nel 2014. sono attive tre mense, a Fermo, Civitanova e Sant'Elpidio a Mare da settembre, a Porto Sant'Elpidio c'è un servizio refettorio, con la distribuzione di pasti già pronti. Erano 8 i centri di ascolto nel 2009, sono diventati 19 e se ne avvieranno altri 8 presto. Alcune zone come la Valtenna, la Valdaso sono poco coperte ma ci sono prospettive pronte. Ci sono case di accoglienza a Porto Sant'Elpidio e a Civitanova Marche, ma ci sono anche accordi con alberghi e villaggi turistici per situazioni di emergenza.  Don Vinicio Albanesi ha parlato dell'intervento a sostegno dei profughi che hanno richiesto asilo politico a Fermo, ospiti al Seminario, un centinaio di 9 nazionalità differenti, gestiti con grande capacità dalle suore della congregazione delle Piccole Sorelle. Il nuovo sitowww.caritasdiocesifermo.it è già attivo e offre tutte le informazioni.


di Angelica Malvatani

 

(Fonte: Corriere Adriatico) "C'è ancora posto". E' il titolo che il vescovo di Fermo mons. Luigi Conti ha dato ieri mattina, all'incontro di presentazione del nuovo sito internet della Caritas diocesana, durante il quale sono stati diffusi dati e numeri di un impegno quotidiano verso i bisognosi. "Una provocazione", come lui stesso l'ha definita, "per tutti quelli che pensano non ci sia più posto per i poveri. E invece bisogna rilanciare un messaggio di carità, promuoverla in primis dentro la chiesa, poi tra i poveri, infine nel mondo. Viviamo un tempo in cui il fenomeno della migrazione sembra una novità da cui difendersi, invece c'è sempre stato. Chiamiamo disperati coloro che attraversano il mare per raggiungere le nostre terre, ma se affrontano prove così dure, è perché quelle persone sono cariche di speranza. I disperati siamo noi". Mons. Conti lancia un messaggio anche alle istituzioni. "Si può dire di no, anzi a volte è doveroso e necessario dire dei no. Ma lo si dica almeno con amore".
Ma il lavoro della Caritas, come emerge dal report diffuso ieri mattina, non riguardano solo i migranti, tutt'altro. Cresce esponenzialmente la richiesta di aiuto da parte degli italiani. Ad illustrare dati e percentuali il vicario generale dell'Arcidiocesi fermana don Pietro Orazi. "Le situazioni di disagio sono in netta crescita, nel 2013 i centri di ascolto della diocesi hanno assistito ben 1873 persone, il 37,5% sono italiani, in forte aumento. Molti sono disoccupati, il 71,4%, ma c'è anche un 10,7% di occupati, che però, tra precariato e salari bassi, non arriva a fine mese. La stragrande maggioranza degli assistiti, quasi l'80%, ha figli. Le domande di aiuto in massima parte riguardano beni e servizi, in particolare alimenti e vestiario. Un 12,8% vuole accedere alla mensa: attualmente ne abbiamo una a Fermo, una a Civitanova Marche, una, aperta lo scorso settembre, a Sant'Elpidio a Mare, ed un refettorio che distribuisce pasti già confezionati a Porto Sant'Elpidio. C'è anche un 7% che viene a chiedere lavoro, anche se questo non è il nostro settore. Purtroppo dai dati rilevati ci accorgiamo di quanto oggi sia più facile diventare poveri e di come il problema sia diventato trasversale". Gli interventi economici che riusciamo a fornire sono possibili grazie ai fondi della carità del vescovo, quelli dell'8 per 1000 e le donazioni di privati, tra i quali va menzionato l'imprenditore Diego Della Valle".
Per ultimo, l'intervento di don Vinicio Albanesi, presidente della Fondazione Caritas pro veritate: "In questo biennio abbiamo messo a disposizione dei bisognosi 320.000 euro, dei quali 210.000 provenienti da donazioni di privati, soldi che vengono smistate alle 26 Caritas dell'Arcidiocesi". Un accenno, da don Vinicio, anche all'accoglienza di profughi. "Si dicono tante sciocchezze. Su 84 al momento sono state esaminati solo due casi per il permesso di soggiorno, e finché non ci sono queste pratiche queste persone non possono andare da nessuna parte. Abbiamo attivato con l'istituto Artigianelli un corso per saldatori che coinvolge 15 ragazzi. E' una prospettiva per il futuro. Mi piacerebbe anche creare qualcosa sull'allevamento di animali nel territorio".
I tanti temi trattati hanno fatto passare in secondo piano la presentazione del nuovo sito web della Caritas, www.caritasdfiocesifermo.it. Il lavoro ha impegnata tutta l'equipe diocesana. "Il sito è composto da due polmoni - ha spiegato Barbara Moschettoni, coordinatrice del progetto - - nel primo raccontiamo la Caritas, chi siamo, cosa facciamo, che tipo di servizi vengono erogati ed in che modo, com'è strutturato il lavoro. La seconda parte riguarda invece i vari punti Caritas nel territorio e dà spazio a tutte le associazioni locali, divise per vicarie. C'è anche una pagina di eventi e novità, in costante aggiornamento, in cui sarà possibile trovare tutte le nostre iniziative".

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