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Perché un miracolo eucaristico?

la memoria di un evento importante avvenuto a Morrovalle

Nos consideratis premissis et aliis, quae a praefatis Cardinalibus, et Ludovico Episcopo de hac re audivimus, et percepimus, rem ipsam ab omni dolo, et fraude alienam ac praeter omnem naturalem rationem contigisse, ac propterea eam pro indubitato miraculo de eorundem fratrum nostrorum voto, et assensu censuimus, et iudicavimus et ne tantum miraculum Dei benignitate nostris temporibus quibus humani generis hoste istigante hoc tantum Sacramentum ab Haereticis potissimum impugnatur, et laceratur; non sine misterio ad firmamentum fidei, et credulitatis nostrae nobis patefactum, debito careat praeconio illud sic per universos Christifideles amplectendum, ac toto corde, et animi affectu celebrandum nunciamus”. Così recita la bolla del Papa Pio IV, emessa da Roma nel primo anno del suo pontificato, il 19 Settembre 1560.

La Chiesa ha riconosciuto che il ritrovamento di un’ostia consacrata intatta, dopo un incendio che ha distrutto la Chiesa di S. Francesco in Morrovalle dell’ordine dei frati osservanti, fosse un “indubbio” miracolo, “estraneo ad ogni inganno ed imbroglio”, accaduto “sopra ogni ragione naturale”. Tale miracolo è stato manifestato “dalla volontà divina” per “consolidare la nostra fede”. Sappiamo bene infatti cosa stava avvenendo nel XVI sec., soprattutto nei confronti dell’Eucaristia. Ma penso sia vero fino ad oggi che questo miracolo sia un segno donato da Dio alla gente di Morrovalle per consolidare la fede. Sono cinque anni che sono parroco in questa comunità e penso di aver visto i frutti di tutto questo. C’è una buona tradizione di fede e di vita in questa terra, ed essa è particolarmente segnata dalla pietà eucaristica. La stessa frequenza all’Eucaristia della domenica in queste zone è buona rispetto alla media nazionale. Ricordo un fatto, a proposito: ad un anno dal mio arrivo ci siamo ritrovati a rinnovare il Consiglio pastorale parrocchiale e nella domenica delle elezioni, svolte al termine delle messe parrocchiali, più di mille persone dai 18 anni in su hanno espresso il loro voto. In quella domenica, più del 25% della popolazione della parrocchia ha vissuto l’eucaristia, visto che nel computo dei votanti non erano inclusi gli adolescenti, i ragazzi ed i fanciulli. La bolla contiene anche un mandato: tutti i cristiani possano conoscere e celebrare, affettuosamente e con tutto il cuore, questo avvenimento. Penso che possiamo raccogliere questo mandato come rivolto a tutte le generazioni di cristiani che si sono succeduti e si succederanno all’evento prodigioso. Nella trasmissione della fede alle nuove generazioni è incluso anche il racconto di come Dio abbia guardato con occhi di predilezione questa terra lasciando un prodigio per il sostegno alla fede della sua gente. Per questo da anni entrambe le parrocchie del comune di Morrovalle sono impegnate a celebrare la memoria di questo miracolo. La forte pietà eucaristica di questa gente, che ha nutrito la sua fede, ne ha determinato lo slancio educativo, tant’è vero che, oltre ai cammini di catechesi per le nuove generazioni, entrambe le comunità cristiane hanno una realtà di oratorio. Inoltre, per poter evangelizzare ed educare bisogna essere credibili, e si è credibili quando si è uniti. In tal senso, negli ultimi anni le due comunità cristiane cominciano a pensare insieme e a vivere insieme alcuni momenti di vita ecclesiale. Quest’anno i dieci giorni di celebrazione del miracolo saranno scanditi da due momenti formativi: lunedì 20 Aprile d.Tonino Nepi ci aiuterà a riflettere sull’esperienza che fa S.Paolo dell’Eucaristia e giovedì 23 d.Osvaldo Riccobelli ci aiuterà a ripercorrere il contenuto teologico e catechetico di alcuni canti eucaristici, tradizionali o più recenti, proposti dalle corali e dai gruppi parrocchiali del canto liturgico. A livello liturgico sottolineiamo la processione eucaristica che, Domenica 19 Aprile, dopo l’Eucaristia delle h.16,30, dalla Chiesa dell’Emmanuele arriverà fino al luogo del miracolo, unendo così i territori delle due parrocchie. Ma…già fin d’ora guardiamo all’anno prossimo, quando ci troveremo a celebrare i 460 anni del miracolo eucaristico: il desiderio è che tutte le realtà del territorio, laiche ed ecclesiali (e già sono iniziati i primi contatti) siano unite per dare rilievo di fede, culturale e civile a questo evento che comunque ha segnato la storia di Morrovalle

                                  

                                                                                                                            d.Giordano Trapasso

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