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Notizie dalle parrocchie

Inaugurazione della Chiesa dell'Emmanuele a Trodica di Morrovalle

dopo un cammino durato ben nove anni

Foto Chiesa dell'EmmanueleFinalmente ci siamo: Sabato 27 Giugno alle h.17,00, nell’Eucaristia presieduta dal nostro Arcivescovo Luigi Conti, viene ufficialmente inaugurata la nuova chiesa parrocchiale della comunità cristiana del S.Cuore di Gesù a Trodica di Morrovalle, la chiesa dell’Emmanuele. Il nome deriva dal fatto che la prima pietra fu posta proprio durante il giubileo del 2.000, con l’allora Arcivescovo Gennaro che con tanta attenzione ha accompagnato i primi passi di questo cammino.

Da allora sono passati nove anni. Che cammino è stato?

Penso che il cammino che conduce alla costruzione e all’inaugurazione di una nuova chiesa sia, per il parroco e la comunità parrocchiale, prima di tutto un cammino di crescita nella fede e dunque, un cammino pasquale. Non sono mancati, in questi anni, momenti di prova, di fatica, anche di fronte al lievitarsi dei costi (la costruzione di questa chiesa è iniziata con un preventivo fatto in lire che è poi aumentato in maniera significativa con il passaggio all’euro), momenti in cui sorge nel cuore la domanda: ce la faremo? Quando potremo vedere questa chiesa finita? Chi ce lo fa fare? Sicuramente in questi momenti lo Spirito Santo avrà ricordato al parroco e ai parrocchiani: non temete, non temere, Io sono con voi. Questo è il nome stesso di Dio, l’Emmanuele, la sua vicinanza continua ed il suo amore di cui questa chiesa rimane un segno stabile.

Questo cammino è sicuramente stato un cammino di crescita della parrocchia nella comunione e nella corresponsabilità: il nuovo edificio è il frutto della collaborazione corale di tutti, anche a livello economico, perché una buona parte della grande spesa è stata coperta dalle offerte dei fedeli. La forza della comunione, la comune passione per avere un luogo che aiuti a pregare meglio nel giorno del Signore, nella celebrazione eucaristica, hanno abbattuto diversi muri, titubanze, diffidenze. La comunità parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù in questi anni, grazie all’impegno della costruzione di questo nuovo edificio è cresciuta, non solo numericamente, ma anche come corpo di Cristo, in cui ogni membro è importante e prezioso e sa di aver bisogno di tutte le altre membra, è cresciuta anche come famiglia in cui “nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune” (At 4,32b). Di chi è la nuova Chiesa? Del popolo santo di Dio che vive in questo territorio.

Grazie alla costruzione di questo nuovo luogo per la preghiera la comunità cristiana è cresciuta anche nella sua capacità missionaria: in questi anni coloro che all’inizio erano più convinti hanno saputo progressivamente coinvolgere tutta la comunità, contagiando l’entusiasmo per questa impresa.

Ma l’inaugurazione del 27 Giugno non è solo la conclusione di un cammino, ma anche l’inizio di una storia nuova. Un nuovo grande edificio che permetterà di pregare e di celebrare meglio l’eucaristia costituirà sicuramente un aiuto ad una migliore qualità della vita cristiana della comunità, un aiuto per un nuovo coraggio ed entusiasmo nell’evangelizzazione. Questo possiamo pensarlo anche guardando lo spazio in cui sorge la chiesa dell’Emmanuele: essa è al centro di un’area molto bella in cui ci sono una nuova farmacia con tanto di laboratorio, una nuova ludoteca ed un parco giochi per bambini e ragazzi, inaugurati dall’amministrazione comunale domenica 14 giugno, che rendono concreto un piano urbanistico pensato 10 anni fa secondo una concezione di “città vissuta”. Questa area mi fa pensare che la comunità cristiana si appresta a vivere una avvincente storia di trasmissione della fede alle nuove generazioni (la ludoteca ed il parco giochi sono a servizio delle nuove generazioni) in cui si pone come riferimento anche per la società civile perché il Vangelo trasmesso e accolto dalle nuove generazioni renderà queste non solo un “popolo di santi” ma anche “cittadini degni del Vangelo”, impegnati in prima persona nella costruzione di una città dell’uomo giusta, accogliente, solidale. Questa area mi fa poi pensare come oggi l’urgenza o emergenza educativa chieda alle diverse realtà, pur nella distinzione dei loro ambiti, di essere in una rete di proficua collaborazione. Per la comunità cristiana continua un avvincente cammino di dialogo e collaborazione con le istituzioni per il bene integrale della persona. Ed è proprio al bene fisico, morale, umano e spirituale dell’uomo che quest’area vissuta ci richiama (farmacia, ludoteca, parco giochi, chiesa): la presenza centrale della chiesa sia un continuo invito per la comunità cristiana a portare lo stile evangelico agli altri luoghi che la circondano e che le sono vicini perché siano sempre spazi umani educativi e di dialogo tra le diverse generazioni.

 

 

don Giordano Trapasso

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