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Notiziario Santa Vittoria

LA PAROLA A CURA DI DON ALESSANDRO

DOMENICA DELLE PALME ANNO B

 

Is 50,4-7; Sal 21; Fil 2,6-11; Mc 14,1 — 15,47

Un tempo spesso si cantava: Christus vincit, Christus regnai!, Cristo vince, Cristo regna! Ma qual è il trionfo di Dio? Certamente è tanto diverso da come noi lo immaginiamo. Per capire qual'è la strada del trionfo di Dio, meditiamo il senso degli avvenimenti di questo giorno.

La folla! Essa grida, canta, prega, ma la folla è sempre ambigua. Oggi acclama, domani bestemmia. Oggi esalta e domani bastona. La folla fa paura: cambia troppo facilmente il proprio atteggiamento. E noi? E la nostra fede? E la nostra risposta a Cristo? Non basta una preghiera, non basta una Messa, non basta un'opera di carità per essere cristiani. Gesù ha detto: "Chi persevererà fino alla fine sarà salvo" (Mc 13,13). Il vero cristiano è colui che cammina dietro a Cristo: con fedeltà e perseveranza!

Ma qual è la strada di Cristo? Guardiamo il comportamento di Gesù. Gesù respinge Satana, quando Satana gli propone la strada del Potere: perché Dio non vince così! Gesù fugge quando gli uomini, dopo il miracolo dei pani, lo vogliono proclamare re: fugge, perché Dio non vince così Gesù rimprovera Pietro, quando egli tenta di distoglierlo dalla strada di Gerusalemme; e va decisamente verso Gerusalemme, verso la Croce: perché questa è la strada di Dio, la strada del Suo trionfo!

E oggi noi guardiamo Gesù che entra a Gerusalemme: ormai è vicina la Sua ora, l'ora tanto attesa! Egli si presenta mite, buono, pacifico, apparentemente debole. Così Gesù ci ha insegnato che la grande forza del mondo è la bontà: il vero forte è l'uomo buono; il vero forte è colui che ha vinto la violenza dentro di sé; il vincitore è chi dà la vita per gli altri e non chi toglie la vita agli altri. "Se volete essere discepoli di Cristo, — scrisse Voltaire — ricordatevi che dovete essere martiri non carnefici". Noi abbiamo accolto la Sua lezione? Noi camminiamo nella Sua strada?

Ma nella passione non c'è soltanto Gesù; ci sono anche altri personaggi che prendono risaltò in rapporto a Gesù.

C'è Pilato: un indeciso, perché vuoto. Chi è vuoto di ideali, facilmente può condannare... anche Cristo: ieri e oggi!

C'è Pietro: un indeciso, perché debole. La debolezza è pericolosa: è terreno di tradimento. E oggi, più che in altri tempi, la debolezza soccombe: nel nostro tempo la fedeltà a Dio si paga con l'eroismo.

C'è Giuda: un deciso al male, perché l'orgoglio è il cancro dell'anima, l'orgoglio è la radice di ogni violenza. L'orgoglio è un male tanto diffuso; l'orgoglio è l'inizio dell'inferno.

C'è Maria: una decisa nel bene fino alla Croce, perché Maria è umile di cuore. Nello scenario della Passione di Cristo, Maria rivela tutta la sua grandezza. Vengono in mente le parole profetiche di Elisabetta: "Beata te, perché hai creduto!" (Lc 1,45).

Ci sono i sommi sacerdoti: gente che conosceva la lettera della Bibbia, ma non conosceva lo spirito; gente che usava la Bibbia per piegarla alle proprie vedute, mentre invece dovevano loro piegarsi e convertirsi alla Parola di Dio.

Quale è il personaggio nel quale ci ritroviamo? La passione di Gesù continua: chi siamo noi oggi nella passione del Signore? Forse ci ritroviamo talvolta nel comportamento di Pilato, talvolta in quello di Pietro, talvolta in quello di Giuda o in quello dei sommi sacerdoti... Allora ecco un proposito e un impegno per tutti: seguiamo il comportamento di Maria; facciamoci umili e con Lei seguiamo il Signore nella strada della Croce: la strada della vittoria di Dio e della nostra vittoria.

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