rosone

Il blog del mese

I giovani e la Chiesa, i giovani e Gesù Cristo. Le cose che non t'ho detto mai...

a cura di d.Giordano Trapasso

responsabile del servizio diocesano di pastorale giovanile

"Il Figlio di Dio si è fatto uomo per incrociare le strade di tutti noi, anche quando ci inoltriamo in sentieri bui e pericolosi.

La nostra Chiesa locale sta cominciando a pensare ad un sinodo dei giovani. Quale migliore occasione di questa per realizzare un "incrocio di strade"?

La strada degli adolescenti e dei giovani sta incrociando quella di Gesù Cristo? Sta incrociando quella delle nostre comunità cristiane?

Se questo a volta non avviene, per quale motivo? Dipende solo da loro? In che misura può dipendere anche da noi? In quali aspetti della sua esistenza un giovane non si sente accompagnato e sostenuto dalla comunità cristiana? In quali aspetti del nostro modo di vivere il Vangelo oggi ai loro occhi risultiamo poco credibili?

Come può un'esistenza non incrociare la via dell'amore? Forse talvolta le strade divergono perché mancano occasioni di dialogo e di confronto sinceri ed autentici.

Proviamo a rendere questo spazio un luogo di vero incontro... Adolescenti e giovani, aiutateci, sentitevi liberi di dirci ciò che sentite e che, forse, finora, non avete avuto modo di dire..."

 
d.Giordano Trapasso

responsabile del servizio diocesano di pastorale giovanile

Assistente ecclesiastico diocesano e regionale per i giovani di A.C.

Parroco della parrocchia di S.Bartolomeo Ap. in Morrovalle

docente di Storia della filosofia moderna e contemporanea presso l'ITM-ISSR sede di Fermo

 
Commenti dei lettori
16 commenti presenti
  • Tonucci Gina

    27-05-2009 09:53 - #16
    Don Giordano debbo dare ai giovani maggiorenni la seguente notizia, importante per chi vuole mettersi in gioco nella testimonianza evangelica: "La Caritas Diocesana di Fermo ha ottenuto un buon punteggio (66) su due progetti di servizio civile: 8 posti sul fermano, 6 posti sul maceratese e 2 in Amandola. Uscirà il Bando i primi di giugno. Per informazioni e per un primo colloquio telefonare al n. 3477227891".
  • giordano

    03-05-2009 07:49 - #15
    A proposito dell'imminente uscita del Bando per il servizio civile volontario con la Caritas, invito chi è interessato a rivolgersi al proprio parroco per un primo confronto riguardo le motivazioni e la maggiore consapevolezza dell'esperienza. Grazie
  • GINA TONUCCI

    02-05-2009 10:19 - #14
    Carissimi giovani, vi annuncio che verso la fine di maggio uscirà il bando per il nuovo anno di Servizio Civile. Per informazioni più dettagliate potete contattarmi al n.3477227891 o contattate direttamente il vostro parroco per un primo colloquio.
  • Silvia

    26-03-2009 23:47 - #13
    Parlando di scelte...la cosa più difficile per un giovane è scegliere. Ma come si fa a capire quali sono le scelte giuste per la propria vita? Come si fa ad avere il coraggio di scegliere una "strada" (escludendo quindi tutte le altre possibili) e sapere fin da subito se è quella giusta? Quanto è più comodo non scegliere per niente e lasciarsi trasportare dalla vita, non assumersi la responsabilità di decidere! O forse scegliere vuol dire buttarsi ad occhi chiusi e sperare di non sbagliare più di tanto?
    Risposta
    Sicuramente oggi scegliere è per un giovane, ma spesso anche per un adulto, e anche per me, la vera arte da imparare. Penso sia importante avere il coraggio di scegliere, chiedersi da cosa si è mossi ad una determinata scelta. A quel punto, quando ciò che ci muove ad una scelta è l'amore, e la ricerca sincera del bene, l'importante è percorrere fino in fondo la scelta. Se fosse sbagliata, il Signore non mancherà di farcelo capire e di indicarci un'altra via. Ma se non la percorriamo fino in fondo, non lo capiremo mai. Quando mi trovo di fronte a scelte importanti e difficili, molto mi aiutano la Parola di Dio e la preghiera. Grazie. Chi vuole può aggiungere, giovane o adulto che sia, la sua esperienza.
  • G.T.

    05-03-2009 10:17 - #12
    Io non sono più giovane ma vorrei entrare in questo dialogo e, se possibile, dare un mio contributo costruttivo. Mi stanno a cuore i giovani perché ho vissuto intensamente le scelte della loro età, non solo quelle degli studi e del lavoro ma la fatica di fare scelte coerenti con il Vangelo e di condivisione nella comunità di appartenenza. Mi sento di capirli perché oggi è difficile seguire la propria coscienza e andare contro le mode di molti media e della pubblicità, contro gli stili di vita di tanti adulti poco educatori. Nel secondo e quarto intervento in questo nuovo BLOG (dei giovani e per i giovani) i giovani chiedono a noi adulti di “esserci” quindi ho pensato di essere presente per alimentare il dialogo. Un grazie di cuore a chi l’ha pensato e attivato. G.T.
    Risposta
    Grazie, G.T. Chi vuole, tra i giovani e gli adulti, può intervenire e riprendere il tuo commento
  • Adelio

    25-02-2009 16:35 - #11
    Caro Don,sono filgio di separati...mia madre ,adesso,ha un nuovo compagno,ma in modo che mi manche nulla di esteriore (vestiti,motorino,divertimenti,soldi),ma sono solo a remare tra le mille scabrostà dei miei 18 anni...mi sento e sono immaturo...frequento un Gruppo di A.C. dove ho dei bravi compagni,ma gli educatori anche loro arrancano...adesso mi hanno proposto anche a me di fare l'educatore...Che cosa posso dare io che sono disattrezzato come un martello senza manico?Vedo che,qui nell'AC,si tira a campare ,anche perchè ai frati interessa il Terzo Ordine e ....carpe diem...Non ho letto mai il Vangelo;l'ho trainteso qualche volta per la bocca dei preti,che a loro volta,fanno il vestito eguale per tutti...Quando si esce non ricorda niente nessuno...per loro confessione...vorrei sentirmi il peggio,ma,mi pare,di non esserlo...I preti poi, tranno la famiglia, come quella di Nazaret,ma invece due terzi sono sfasciate anche se non separata...Di fronte alla gente si sorridono,in camer
    Risposta
    Grazie Adelio, per questo tuo intervento. Mi dispiace per il momento non facile che vivi. Forse, in certi momenti è importante cercare di vedere i doni e i punti di forza che il Signore ci sta donando. Tu parlavi di una parrocchia, di un gruppo di A.C., di una chiamata. Certo, nessuna parrocchia e nessun gruppo sono la comunità o il gruppo perfetto, ma pensa un po' se non ci fossero per niente...Forse, se ci fermiamo un attimo a riflettere, ci accorgiamo che, pur con i limiti che troviamo, ci hanno dato tanto. E poi la chiamata ad essere educatore. E' umano sentirsi inadeguati di fronte a servizi così importanti ed impegnativi, sicuramente più grandi delle nostre forze. Sarebbe strano se non fosse così, o se addirittura uno si candidasse tranquillamemte ad assumerli. Tu parlavi di Vangelo: ebbene, se lo andiamo ad aprire ci accorgeremo che Gesù ha chiamato i Dodici, che poi sarebbero diventati Apostoli, non certo tra le persone più "brave" del suo tempo: alcuni erano pescatori,
  • Paolo C.

    10-02-2009 11:51 - #10
    Ciao d. Giordano. Ciao a tutti! E' bello che anche i giovani della diocesi abbiano un loro spazio in questo sito. Scusate se m'intrometto approfittando di questo strumento per passare una notizia... Come sapete, quest'anno i giovani della diocesi s'incontreranno a Porto S. Elpidio. Già stanno passando alcune iniziative in vista della GMG. Per quanto riguarda il torneo diocesano di pallavolo misto, un'accasione unica per incontrarci (o scontrarci...) tra giovani di diversi paesi, ci sono numerose squadre iscritte, mentre mancano ancora diversi paesi... Vi invito allora a constrollare su www.giovanix.it se la vostra città è rappresentata e ad attivarvi per sollecitare la formazione di una squadra... Inoltre, se avete la passione della musica, mandate vostre canzoni, per vivere la GMG da protagonisti. Un abbraccio a tutti e ai curatori del sito un agurio, perché questo strumento sia sempre più bello e utile... Paolo C.
    Risposta
    Grazie, d.Paolo, e grazie alla città di Porto S.Elpidio che da tempo sta lavorando per regalarci dei bellissimi momenti. Coraggio, approfittiamone, non solo come fruitori, ma come protagonisti. Qualcuno, su questo blog, ci ricordava che si può partire anche dalla musica per arrivare a Gesù Cristo.
  • diego

    09-02-2009 20:47 - #9
    io ho mio padre che mi assilla sempre xk voglio solo un ora al gg per giocare con il pc tu che ne pensi
    Risposta
    Ciao, non è facile dare una risposta, non essendo ogni giorno lì con voi. In generale è importante fare uso delle cose che abbiamo con equilibrio. Ma molto più importante è la relazione con le persone, anche quando comporta momenti di scontro. Non smettere mai di confrontarti con tuo padre, anche nei momenti di tensione, piano piano ci si capisce sempre meglio e ci si conosce sempre di più. Grazie
  • maria francesca

    09-02-2009 12:57 - #8
    Grazie a te, don Giordano. Nella tua risposta colgo naturalezza e il fatto di dichiarare la tua difficoltà di scrivere in un blog ti rende più umano e dunque più vicino. La vicinanza è ciò di cui sento la mancanza da parte degli adulti. Un adulto è stato ragazzo, basta un tuffo nella memoria per ricordarsi e comprendere chi è giovane ora. E con la maturità di un'esperienza vissuta può farsi vicino ai giovani perchè ha a cuore di aiutarci a scoprire il significato della vita e testimoniarci la possibilità di riconoscere che quello che c'è non è contro di noi.
    Risposta
    Grazie a te, Maria Francesca. Sentitevi sempre liberi, in questo blog, di proporre temi, domande, discussioni.
  • maria francesca

    08-02-2009 22:54 - #7
    in queste risposte avverto formalismo, parole che non si sostanziano in una proposta, e tutto rischia di restare uguale. Ho bisogno di proposte serie e verificabili per dare fiducia e iniziare un dialogo. Concordo con quanto scrive Michele Silenzi nella lettera " Parola senza parole" apparsa su "La Voce delle Marche"(1 febbraio) e mi auguro che i pastori di questa Chiesa trovino un linguaggio e un calore capaci di trasmettere la proposta di Cristo.
    Risposta
    Ciao, Maria Francesca, grazie della risposta, scusami se le mie parole ti hanno suscitato questa impressione. La mia difficoltà è esprimere sinteticamente e per iscritto su un blog una proposta ad una persona che non posso incontrare direttamente, con cui non posso dialogare a tu per tu. Proprio ritornando al brano del Vangelo che tu citavi, non pensi che da un incontro diretto possa poi realizzarsi un ascolto profondo e possa prendere corpo quella proposta che tu giustamente cerchi e chiedi? La proposta prende corpo anche dalla propria esperienza di vita, dal proprio rapporto vissuto con Gesù. Per me non è facile sintetizzare per iscritto la mia vita. Se pensi possa essere utile possiamo anche incontrarci direttamente, questo potrà anche aiutarci, e di sicuro aiutare me, ad essere meno formalista. Grazie
  • anonimo

    08-02-2009 14:49 - #6
    Caro Don, sono un ragazzo di 16 anni e ho visto il tuo invito a dialogare attraverso questo blog. Ma prima vorrei suggerirti di rivedere il modo di lanciare temi sul blog. Dovresti cominciare a discutere degli argomenti che sono di interesse per i giovani e soprattutto utilizzare un linguaggio che possiamo capire. Ad esempio quanti di noi sanno cosa significa "sinodo"? E poi dobbiamo scendere a parlare di argomenti che sono nella quotidianità dei giovani per trovare gli "incroci" di cui parli. Possiamo parlare di Cristo anche partendo dalla musica, che ci piace tanto. Oppure parlare di impegno partendo dalla scuola. Insomma caro Don, se Dio si è fatto uomo per farsi capire meglio dagli uomini non credo ti sarà difficile avvicinarti un po' di più alla nostra vita e al nostro linguaggio per suggerire dei percorsi di riflessione di cui sicuramente sentiamo la necessità. Buon lavoro
    Risposta
    Ciao, ti ringrazio dell'osservazione. Non ho avuto molto tempo per pensare un lancio del blog e soprattutto, visti i tempi stretti per incominciare, non ho avuto la possibilità di pensarlo insieme a dei giovani come te. Rimane però il fatto che potete sentirvi liberi di proporre domande o provocazioni che nascano dalla vostra quotidianità. Certo, a me sta a cuore soprattutto ascoltarvi su come state vivendo la vostra ricerca di Dio e che esperienza o impressioni avete della Chiesa. Comunque anche gli altri aspetti della vostra vita sono preziosi. Grazie ancora
  • maria francesca

    06-02-2009 15:30 - #5
    questa sequela di interrogativi mi disorienta e resto confusa, perdo il senso della "domanda". Penso a Gesù e mi accordo che Lui ha iniziato il dialogo con un semplice: "Chi cercate?". Una "Domanda" che ha fatto la differenza! Una frase di Aaron Happerfield :" a scuola è come nel gregge, c'è chi domanda e chi segue, mio figlio segue ma ha un cuore che domanda", ed è questo che io cerco di chiedermi: cosa domanda il mio cuore? ed in questo desidero essere aiutata da persone adulte nella fede che possano testimoniare che Cristo è la risposta a ciò che il mio cuore domanda. il mio appello è di incominciare ad accompagnare i giovani ad imparare a far emergere e a porsi la "domanda" che può fare la differenza. Leggo che sei sacerdote e docente di filosofia, chi meglio di te può accompagnarci in un percorso maieutico e cristiano!?
    Risposta
    Una cosa è sicuramente fondamentale: per incontrare la Verità, quindi Gesù Cristo, occorre cercare bene, porsi gli interrogativi radicali, domandare in profondità
  • vasco90

    06-02-2009 10:21 - #4
    ciao don, sballarsi a volte è un modo per sentirsi protagonisti. Spesso siamo lasciati soli, dai genitori e dagli adulti. Che ne pensi?
    Risposta
    Ciao, mi colpisce una cosa in quello che dici: il bisogno della presenza degli adulti. E' importante guardarsi bene intorno per trovare adulti disponibili ad affiancarvi e soprattutto a farvi essere protagonisti.
  • anonimo

    06-02-2009 00:04 - #3
    ciao don, grazie per esserci
    Risposta
    Anch'io ti ringrazio. Spero che potremo anche incontrarci
  • anonimo

    05-02-2009 21:59 - #2
    ciao don, non pensi che i genitori e gli adulti in generale debbano essere più presenti nella nostra vita quotidiana? A volte vedo che i miei amici si "sballano" perchè non hanno un bel rapporto con loro, si sentono poco considerati. Che mi dici?
    Risposta
    Sono assolutamente d'accordo. Nessuno può fare a meno dell'altro, né i giovani degli adulti, né gli adulti dei giovani. Purtroppo diversi adulti si tirano indietro, magari per paura di essere inadeguati. Per me, come uomo e come sacerdote, è un dono grande confrontarmi continuamente con i giovani
  • marco

    23-01-2009 17:12 - #1
    Confidiamo nei giovani ... perchè essi confidano nel futuro!
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