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Morrovalle

Il Parroco

Salve,

e benvenuti nel nostro sito parrocchiale.
 
Mi chiamo d.Giordano, ho 38 anni, sono originario di Corridonia, sono sacerdote da dodici anni, cinque anni fa sono stato chiamato ad essere parroco nella comunità di S.Bartolomeo Ap. in Morrovalle.
 
Questi cinque anni per me sono stati un dono, camminando con questa comunità sicuramente la mia umanità e la mia fede sono cresciute. Diversi anni fa la comunità parrocchiale risultava di 4215 ab., ad oggi penso siano un po’ cresciuti se teniamo conto del recente passaggio del nostro comune ad essere città, per aver varcato la soglia dei 10.000 ab. Sicuramente l’arrivo degli stranieri, soprattutto al centro storico, è stato un fattore di incremento. Per ora si vive insieme tranquillamente, anche se ci si rende conto che sarà necessario iniziare un confronto ed un dialogo tra culture diverse. Per ora abbiamo preso atto che ci sono dei luoghi in cui i Mussulmani si trovano a pregare, ed un luogo in cui una comunità di cristiano-evangelici cinesi, provenienti da diverse parti del territorio maceratese, si ritrova la domenica per la preghiera. Qualche anno fa una statistica condotta con l’aiuto del Comune ci ha ricordato che più di 700 persone, su 4.200, hanno varcato i 70 anni di età. Probabilmente nel nostro territorio si vive bene, ma la popolazione invecchia. Ogni anno ci troviamo a celebrare tra i 30 ed i 40 battesimi, tra i 10 ed i 20 matrimoni, tra i 40 ed i 50 funerali.
 
Nella misura in cui ho imparato a conoscere questa comunità, mi sono accorto che, per la sua storia, per l’operato encomiabile dei pastori che mi hanno preceduto, essa è stata segnata dallo Spirito Santo in due sensi: un grande amore per l’Eucaristia e un notevole slancio educativo.
A proposito del primo aspetto ricordo che quattro anni or sono, quando ci furono le elezioni dell’attuale consiglio pastorale parrocchiale, composto da 23 membri, coadiuvato da un Consiglio per gli affari economici composto da 7 membri, in quella domenica (il voto fu dato alla fine delle messe domenicali) votarono circa 1.200 persone dai 18 anni in su. Se aggiungiamo a costoro i bambini, i fanciulli, i ragazzi e gli adolescenti presenti nelle messe di quella domenica, dovremmo raggiungere il 25% della popolazione del nostro territorio, una percentuale significativa se teniamo conto della media nazionale. La presenza ed il ministero prezioso dei pp.Passionisti (con i quali la parrocchia vive un bel rapporto di collaborazione anche nella vita pastorale), le otto (una da recente è stata recuperata al culto) chiese officiate sono altri segni ed incentivi per una comunità che ama convenire per lodare il suo Signore. Non a caso nel 1560 Dio ha scelto questa terra per donare un segno particolare a sostegno della fede della sua gente: un miracolo eucaristico, riconosciuto tale da una bolla di Pio IV, all’inizio del suo pontificato. Da un po’ di tempo stiamo cercando di rendere il più possibile significativa la memoria di questo miracolo, e dall’Eucaristia le due comunità parrocchiali di Morrovalle hanno trovato la forza e la voglia di accrescere la comunione, cominciando a pensare insieme e a vivere insieme qualche momento liturgico e pastorale. Ormai da qualche anno il programma liturgico-formativo per la memoria del miracolo eucaristico è interparrocchiale, così come interparrocchiale, durante tutto l’anno, è la formazione dei catechisti. Quest’anno i fidanzati di entrambe le parrocchie, che hanno partecipato nelle due parrocchie al cammino di preparazione al matrimonio, hanno vissuto insieme in Quaresima una giornata di ritiro presso le monache benedettine di S.Vittoria. L’amore all’Eucaristia ha generato anche una tradizione di unità che lega la Chiesa con le istituzioni sociali e civili. La comunità cristiana volentieri dà il suo contributo al bene comune collaborando in maniera feconda con il Comune. La Caritas, nel suo servizio di sollecitare la vita di Carità nel nostro territorio, più volte si trova ad interagire con i servizi sociali del comune così come l’oratorio, nel tentativo di darsi un progetto educativo, ha avviato un dialogo con la scuola, gli allenatori delle società sportive, le animatrici della ludoteca comunale.
Riguardo lo slancio educativo, vorrei ricordare alcuni frutti dell’opera dello Spirito. Prima di tutto ho trovato molte disponibilità e molta cura per i cammini di catechesi dei fanciulli (23 catechisti, giovani ed adulti, con la loro disponibilità, assicurano i cammini di catechesi ed iniziazione cristiana per i fanciulli dalla seconda alla quinta elementare) e dei preadolescenti (circa 15 educatori, giovani, assicurano il cammino di iniziazione cristiana attraverso il ministero dell’A.C. per i ragazzi dalla prima alla terza media). Ma questa comunità cristiana non si è voluta fermare ad accompagnare alla Cresima i preadolescenti: l’Azione Cattolica ha 4 gruppi di adolescenti dal primo al quarto superiore, grazie alla disponibilità di 8 educatori, giovani e adulti (in genere appena celebrata la Cresima la metà dei ragazzi continua il cammino nei giovanissimi di A.C., alla fine del quarto superiore ancora continuano dai 12 ai 15, su una quarantina di partenza), un gruppo giovani con una 25.na di partecipanti (dai 18 ai 25 anni) con tre animatori, giovani-adulti. Anche la Tendopoli ha un gruppo di giovani che si ritrova ogni venerdì sera. Il Centro Sportivo Italiano è presente nella nostra parrocchia con due squadre di calcio femminile (di preadolescenti ed adolescenti) ed una maschile (di giovani). Lo slancio educativo è sicuramente reso possibile dalla testimonianza di adulti che continuano a camminare nella fede. L’Azione Cattolica ha un gruppo adulti, un gruppo famiglie ed un gruppo giovani-adulti e adulti-giovani (26-40 anni), gli Amici di Gesù Crocifisso, il Rinnovamento nello Spirito, le ACLI, un gruppo famiglie seguito da p.Francesco Cordeschi presso i pp.Passionisti sono altre realtà di adulti che hanno scelto di continuare a formarsi e di mettersi a disposizione delle esigenze del proprio territorio. Di recente nascita è l’associazione Vox Dei, un’associazione spirituale ed artistica di giovani e adulti nata per l’Evangelizzazione. Molto viva in questa comunità è anche la devozione mariana: ogni terzo lunedì del mese diversi adulti si ritrovano in preghiera con il Cenacolo mariano così come alcuni parrocchiani fanno parte degli Apostoli di Maria. Questi segni dell’opera dello Spirito non ci hanno fatto adagiare, ma ci hanno reso maggiormente consapevoli di come è urgente annunciare il Vangelo a tutti i giovani e gli adulti del nostro territorio, e di come è indispensabile trasmettere la fede alle nuove generazioni. Ricordo, appena giunto come parroco, l’esperienza della missione da giovane a giovane “Dammi da bere” vissuta insieme dalle parrocchie dell’attuale unità pastorale, in cui un gruppo di giovani, delle varie associazioni e movimenti del territorio e della diocesi, si sono resi disponibili ad incontrare e ad annunciare il Vangelo a tutti i giovani dei nostri territori. Nella nostra parrocchia un segno di questa esperienza che è rimasto è l’impegno, ogni anno, dei giovani della tendopoli e dell’A.C., di mettersi insieme per andare ad incontrare a casa tutti i giovani che avranno l’esame di maturità per invitarli ad una serata di preghiera e di fraternità. Un altro fatto importante che ha segnato la vita della nostra comunità è la ripresa di attività del nostro oratorio. Oltre ai percorsi formativi e di catechesi che già ivi si svolgono, più di sessanta persone, alcuni giovani e tanti adulti, si sono messi insieme per accogliere e far stare insieme i fanciulli, i ragazzi, gli adolescenti ed i giovani del nostro territorio in maniera educativa, oltre i momenti di catechesi in senso stretto. Ciò ci permette di avere un oratorio aperto tutti i pomeriggi della settimana, che sta accogliendo anche qualche fanciullo e adolescente straniero. L’evangelizzazione delle nuove generazioni non ci fa perdere di vista la necessità dell’evangelizzazione e della vicinanza agli adulti e alle famiglie. Quattro coppie di sposi mi affiancano nell’accompagnamento dei fidanzati al matrimonio. Cinque coppie di sposi, provenienti dalle realtà ecclesiali della nostra parrocchia, con me visitano e portano la Parola di Dio alle giovani famiglie, o coppie (dove c’è solo convivenza) che domandano il battesimo per i loro bambini. Stiamo anche raccogliendo alcuni frutti di questi momenti di incontro e di annuncio: tre adulti, che si sono sposati senza aver fatto la Cresima, si sono ora presentati per onorare l’impegno a completare la loro iniziazione cristiana. Non li abbiamo ricercati o pressati dopo la celebrazione del loro matrimonio, è stata veramente una loro scelta libera e consapevole. Il gruppo famiglie di A.C. e il gruppo di giovani-adulti e adulti-giovani di A.C, dopo essersi preparati con un cammino di riscoperta della fede vissuto su tre consegne, le Beatitudini, il Credo e il Padre nostro, li accompagneranno alla Cresima che riceveranno nella Veglia Pasquale del 2010.
Lo Spirito, di fronte alle necessità per un rinnovato annuncio del Vangelo, consolida le tradizionali diaconie  e ne suscita di nuove. Vorrei ricordare l’importante dono per la nostra comunità della presenza e della testimonianza di due sposi e padri che hanno ricevuto il sacramento dell’ordine nel grado del diaconato, Achille Natali e Aldo Giosuè, come anche prezioso è il ministero di due accoliti, Cesanelli Beniamino e Lamberto Mingarelli, e di 7 ministri straordinari dell’Eucaristia che vivono il loro amore all’Eucaristia e alla comunità cristiana portando la Parola di Dio e il pane della vita eterna alle membra doloranti di essa. La vita della nostra comunità parrocchiale è stata poi segnata in bene per quello che riguarda la testimonianza della Carità con un cammino molto importante vissuto dalla Caritas parrocchiale. Questo cammino si è qualificato mettendosi in gioco con i giovani dai 18 ai 28 anni nell’esperienza del servizio civile volontario. Essa ci ha fatto capire che la prima Carità è la trasmissione del Vangelo e l’educazione delle nuove generazioni. Ormai da tre anni noi accompagniamo 6 giovani (quest’anno cinque) per un anno intero, nell’ordinarietà, in due esperienze di servizio: un servizio nei confronti degli anziani del nostro territorio, che sono visitati a casa (due giovani), e un servizio ai fanciulli e ai ragazzi fino ai 14 anni nel nostro oratorio (4 giovani). Da questa esperienza, nella quale abbiamo camminato insieme in maniera fraterna alla Caritas diocesana, sono nate altre attenzioni: la nascita di un centro di ascolto dove accogliamo le storie e le necessità di diverse famiglie e adulti, stranieri e italiani, e dove distribuiamo beni di prima necessità, un rapporto con le badanti straniere che incontriamo almeno una volta l’anno in maniera conviviale e fraterna, laboratori, feste ed esperienze di pellegrinaggio per gli anziani che riescono a partecipare fisicamente alla vita della comunità. Da dove la forza di tutto questo? Ogni primo venerdì del mese i membri della Caritas si ritrovano per l’ascolto della Parola di Dio nell’esperienza della Lectio divina, e questo momento, iniziato su loro proposta, è sempre per tutta la comunità.
 
L’amore per l’Eucaristia, e dunque per la Parola di Dio e la forte passione educativa che lo Spirito Santo ha suscitato in questa comunità parrocchiale sono le due direttrici a cui vogliamo rimanere fedeli per essere in questo territorio quella Chiesa che piace al Signore
 
Il parroco
d.Giordano Trapasso    
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