Formazione all'impegno politico - gli eventi

Fondamenti antropologici della politica
Scuola di Formazione Politica – prima edizione Rischiarare le ombre della Politica
Data sabato 05 febbraio 2011
Orario 17:00

Incontro con Marco Cangiotti, Docente di Filosofia Politica, Università di Urbino

La seconda lezione della Scuola diocesana di formazione all’impegno sociale e politico sarà tenuta, sabato 5 Febbraio, alle ore 17.00, dal Prof. Marco Cangiotti, sul tema “I fondamenti antropologici della politica”.

Marco Cangiotti è professore ordinario di Filosofia politica e titolare degli insegnamenti di Filosofia politica e di Filosofia delle scienze sociali. Formatosi alla scuola filosofica di Italo Mancini, tiene anche l’insegnamento di Metodologia e introduzione alla ricerca teologica presso l’Istituto Superiore di Scienze religiose “I. Mancini” della medesima Università ed ha l’incarico di delegato rettorale per l’orientamento universitario. Sempre nell’Ateneo Urbinate è membro del Comitato etico per la sperimentazione umana. Da oltre un decennio è redattore capo dell’ annuario di filosofia e teologia “Hermeneutica” pubblicato dalla casa editrice Morcelliana di Brescia. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Internazionale per la Dottrina sociale della Chiesa “Giovanni Paolo II” che ha sede nella Repubblica di San Marino. E’ stato membro del Comitato permanente del Forum internazionale, dedicato al tema “Dalle sfide dell’educazione alla sfida dell’educazione”, istituito dalla Commissione Episcopale per l’educazione, la scuola e l’università della Conferenza Episcopale Italiana. Tra le sue monografie segnaliamo: Marco Cangiotti, L’uomo giusto. Esperienza etica ed esperienza politica, Morcelliana Brescia 1999; Marco Cangiotti, Sull’universalità della democrazia, Morcelliana, Brescia 2008.

Ecco la presentazione sintetica dell’intervento, inviataci dallo stesso Cangiotti:

"E’ cosa certamente indiscutibile che la democrazia rappresenti, per la società Occidentale, sia la ormai irrinunciabile forma di governo, nel senso tecnico del termine, sia l’identità simbolica unanimemente condivisa. Quello che invece suscita dibattito e controversie è la definizione di cosa sia la democrazia e di quali siano i suoi sufficienti fondamenti. Si tratta di una questione che può essere presentata in termini volutamente semplificati, quasi brutali: la democrazia è da concepirsi solamente come un sistema di procedure formali, oppure abbisogna di un contenuto sostantivo, di una qualche idea del bonum che la qualifichi essenzialmente?

La risposta può essere anticipata dalle parole di uno dei principali pensatori politici italiani, Norberto Bobbio, quando osserva che “la democrazia ha per presupposto [...] quella concezione secondo cui ogni individuo conta per se stesso”, ma “ogni individuo conta per se stesso perché viene considerato come ‘persona’, nel senso cristiano, per i credenti, ovvero kantiano, per chi ritiene di fondare l’etica nei limiti della sola ragione”. Alla luce di questa affermazione risulta del tutto evidente che non sarebbe nemmeno possibile parlare di democrazia come sistema delle regole e delle procedure, se non all’interno della previa accettazione del fatto che essa organizza tale suo sistema per affermare e tutelare un cospicuo principio sostantivo, una precisa idea di un bonum universale e irrinunciabile, quello dell’uomo come persona. L'intervento di Marco Cangiotti cercherà di mostrare la fondazione, anche teologica, di questa connessione fra persona umana e democrazia attaverso una rilettura delle posizioni della Dottrina sociale della Chiesa dalla Gaudium et spes al Magistero di Giovanni Paolo II”.

 

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