Ricordati di santificare la festa

25 Febbraio 2014

Carissimi amici dell’Erasmo,

 

Venerdì 28 Febb. 2014, alle ore 18, a PSG,

presso  il David’Hotel

il Prof.Giuseppe Vico

docente di Pedagogia all’Univ. Catt. di Milano

 Preside della Facoltà di Scienze dell’Educazione

parlerà sul 3° Comandamento

“Ricordati di santificare la festa”

 

Più di un motivo mi ha reso sempre cara e piena di infinito la Festa del sabato. *Il fatto emozionale lo offre il nostro conterraneo e grande poeta Leopardi:

questo di sette è il più gradito giorno,

pien di speme e di gioia:

diman tristezza e noia

recheran l’ore..

 

*E parliamo di festa, non di vacanza: questa è un tempo “vuoto” libero da impegni, mentre la festa è un tempo “pieno” dedicato a qualcosa o  a Qualcuno molto importante come è ben significato dai termini inglesi Holiday (giorno santo) e vacation,  (tempo di vacanza). Gli ebrei  onorano il sabato con l’astensione rigorosa da ogni impegno lavorativo, i cristiani sentono la Domenica come giorno di celebrazione e di culto.

*Ma il motivo che ci fa amare il sabato (la Shabbat) ,come momento decisivo per il trapasso dal Vecchio al Nuovo Testamento, è tutto nelle parole di Gesù dinanzi alla ostinazione di ebrei, cultori della tradizione, che li spingono a condannare anche le sue guarigioni nel giorno di Sabato: “il Sabato è fatto per l’uomo e non l’uomo per il Sabato”. Questa frase insieme all’altra detta alla donna samaritana sul pozzo di Giacobbe: “ donna è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità” :due affermazioni che hanno la forza di volgere il Vecchio Testamento della legge nel Nuovo della piena  libertà dei figlio di Dio.

*Tanti dunque i motivi per ritenere il Sabato il tempo del perfezionamento del Sé, della significanza, del tempo non vuoto ma riempito di esperienze forti e formative.

*Una nota a margine. Mi fa sempre tanta tristezza entrare il sabato o la Domenica in quelle nuove cattedrali del consumo ( gli iper, i super, i mega ecc) e vedere molte persone, per lo più anziane, trascinarsi al caldo dei pavimenti lucidi a riempire un loro  otium tutto moderno: ciò significa che la comunità        (culturale o religiosa) non ha più significato e ognuno si arrangia come può indifferente alla festa che “brilla nell’aria”.

*Infine: un caloroso ringraziamento alla Prof. Carla Xodo che, magistralmente, il 10 Genn. ci ha aperto il viaggio sulla strada dei 10 Comandamenti; un saluto anticipato al Prof. Francesco Bruno che sarà da noi Venerdì 14 Marzo per il suo intervento sul 5° Comandamento: non uccidere.

*Spedisco questa email in anticipo perché debbo recarmi a Potenza per l’inagurazione dell’anno erasmiano.

*Un augurio e un ringraziamento  a Saturnino Di Ruscio che ha lasciato definitivamente  l’Erasmo per dedicarsi a nuove frontiere .

* Per ultimo un saluto speciale, affettuoso ai simpatizzanti dell’Erasmo che sono presenti a questi momenti culturali forti e al di sopra  ogni ideologismo che, penso, facciano bene a tutti.           

 

 

Mario  Ferracuti

 

Fermo, 02.02.’14

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