Aggiornamento sui nuovi sbarchi

16 Marzo 2011

I recenti nuovi sbarchi hanno portato a quasi 3.000 il numero dei migranti sull’isola.

Si tratta evidentemente di una situazione difficile per l’accoglienza sull’isola, anche perché i trasferimenti procedono a rilento.

La Questura ha chiesto alla parrocchia di Lampedusa di mettere a disposizione nuovamente la casa della fraternità, poiché il centro di contrada Imbriacola è sovraffollato. Dunque da ieri presso la Casa della Fraternità ci sono circa 200 ospiti sistemati in modo precario e controllati dai carabinieri.

 

La Caritas di Agrigento, con il sostegno di Caritas Italiana, da lunedì prossimo garantirà un presidio fisso a Lampedusa con un’operatrice che si dividerà tra il centro di prima accoglienza e la popolazione dell’isola in un’opera di mediazione che appare sempre più necessaria anche a seguito dell’acuirsi dei malumori da parte dei lampedusani.

 

Circa la questione accoglienza dei nuovi arrivati rimane ferma la situazione di Mineo nel senso che ancora non si è proceduto a trasferire nessuno dai CARA governativi. Anzi, al momento, stanno avvenendo i trasferimenti da Lampedusa direttamente verso i CARA, come nel caso di Crotone.  

 

Peraltro questa situazione induce molti dei nuovi ospiti degli stessi CARA a lasciare nottetempo i centri per dirigersi verso il confine francese, dove però le autorità transalpine li intercettano e li rispediscono verso l’Italia.

 

Infine il 14 marzo è giunto a Crotone un altro gruppo di eritrei evacuati dalla Libia grazie alla collaborazione fra la Chiesa libica e il governo italiano che ha proceduto materialmente al trasferimento. Anche in questo caso si tratta soprattutto di nuclei familiari.

Resta problematica la situazione nel paese dove è in atto la controffensiva governativa.

 

 

Ultimissimo aggiornamento da www.caritasitaliana.it

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