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Il Centro Missionario diocesano propone di vivere un’esperienza missionaria di Carità a quanti vogliono concludere l’Anno Giubilare con un percorso di condivisione con gli ultimi ed i lontani.

La partenza è prevista per il 20 dicembre con destinazione la Costa D’Avorio per andare a condividere un pezzo dell’esperienza missionaria che P. Stefano Camerlengo, originario dell’Arcidiocesi di Fermo ed i suoi confratelli Missionari della Consolata stanno portando avanti nel Nord del Paese, a partire dalla Missione di Dianra Village.

L’obiettivo del “Natale missionario” è scoprire il senso dell’essere missionari per farci noi portatori dello spirito missionario al nostro rientro nei nostri luoghi di incontro quotidiani. Non si tratta di una vacanza diversa ma di un vero e proprio percorso d’immersione nella realtà locale, seppur limitata nel tempo, che ci porterà a condividere momenti pastorali forti, come quello del Natale, con le comunità locali, a vivere la quotidianità delle donne e degli uomini che incontreremo.

Altro tema chiave di questo viaggio è il dialogo ecumenico: le comunità che andremo a visitare sono immerse in un più vasto contesto musulmano con cui convivono armoniosamente. Piccole realtà che “sono una dimostrazione che il dialogo è possibile, che le differenze sono fonte di ricchezza e non motivo di contrapposizione, che l’altro è sempre un fratello e mai un estraneo o, peggio, un nemico.” (Papa Leone XIV).

E’ la proposta di un Natale lontano dalle luci, dal consumismo e dai regali materiali e destinati a finire, un Natale fatto di condivisione e d’incontro, durante il quale vivremo emozioni forti che rimaranno stampate nei nostri cuori e nei cuori di quanti incontreremo. Partenza da Roma arrivo ad Abidjan dove i confratelli di P. Stefano ci accoglieranno ed aiuteranno a raggiungere Dianra Village mediante pulman di linea. Arrivati a Diana Village entreremo nelle comunità e da loro guidati ci appresteremo a vivere il poco tempo a disposizione: con cura ed attenzione ci impegneremo ad essere prossimi, a vivere le attività quotidiane in quei luoghi dimenticando che non è la nostra solita comfort zone, ma riflettendo che anche quella è un Comunità come la mia, che per alcuni giorni sarà anche la mia.

Un nuovo Paese, una nuova realtà: è bene avvicinarcisi in punta di piedi, ascoltando i consigli di padre Stefano e di chi quei luoghi li vive ogni giorno, dall’altra parte è bene anche lasciare a casa paure, ansie, pregiudizi, e partire con cuore aperto e pronto ad accogliere.

Un Natale con nuove ed indimenticabili emozioni, un Natale diverso per concludere insieme l’Anno Giubilare dedicato alla Speranza, un Natale da pellegrini di speranza, o meglio missionari di speranza tra le genti, come recita il titolo dell’ottobre Missionario.

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