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L’incontro, dal titolo “Il coraggio di avere coraggio”, tratterà i temi della legalità, dell’educazione e della dignità umana.

Don Ciotti, che lo scorso 10 settembre ha compiuto ottant’anni, continua a girare l’Italia e a incontrare persone, soprattutto giovani, per diffondere il suo messaggio di speranza e di responsabilità di fronte alle dinamiche della società contemporanea.

In un recente intervento il sacerdote torinese ha affermato che «“legalità” a volte rischia di essere una parola astratta. Abbiamo bisogno che “legalità” diventi una parola di vita. La legalità è lo strumento per raggiungere la giustizia, dunque qualcosa a cui tutti dobbiamo concorrere».

È questo il senso della proposta che il fondatore di Libera trasmette da anni e che lo ha fatto diventare bersaglio delle mafie: lasciarsi mettere in discussione rispetto agli atteggiamenti quotidiani di sopruso che rischiamo di commettere tutti e che alimentano un sistema criminale.

La mafia si combatte a livello di mentalità, con uno stile nuovo, con la diffusione di una cultura, prima ancora che con le forze di polizia. La criminalità attecchisce dove non c’è giustizia sociale, dove non ci sono le stesse opportunità per tutti, dove occorre arrangiarsi per sopravvivere, dove si ottiene per concessione quello che spetterebbe per diritto.

L’incontro con don Ciotti si annuncia dunque stimolante per il peso dei temi in questione oltre che per la sua straordinaria testimonianza umana e di fede.

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