rosone

Il pensiero del giorno

Confida e spera nella potenza di Dio

Fattore comune delle due letture del giorno sono i sette fratelli come sposi, come doveva essere per la legge del levirato, secondo cui spettava al cognato prendere in casa sua la vedova. Sette è il numero biblico ideale di figli, come in Rut 4,15; Gb 1,2; 2 Mac 7; At 19,14. Sara, infatti, la prossima moglie di Tobia, si trova nella disperazione per aver fallito come sposa di sette fratelli, tutti deceduti una volta accolti nel suo talamo. Stavolta, prima di unirsi a Tobia che la desiderava come sua sposa, s’affida al Signore con il digiuno e la preghiera. Origene cataloga questa invocazione fra le preghiere per le richieste più grandi e che rendono gloria a Dio (De oratione, 14). È la fiducia nella potenza in Dio che salva questa novella coppia. La stessa che manca ai sadducei, per cui non possono credere che Dio sia in grado di far risorgere la carne (Tertulliano, De resurrectione, 36). Con la venuta del Regno di Dio infatti verranno meno le preoccupazioni e appartenenze terrene (Tertulliano, Ad uxorem, 1, 1). Allora saremo con Dio una cosa sola perché abbiamo lavorato tutti per lo stesso denaro seppur siano molte le dimore presso di lui (Tertulliano, De monogamia, 10).

 a cura di don Lorenzo Torresi

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