rosone

Convegno Nazionale Ordo Virginum 2009

 

Dal 19 al 22 luglio scorso si è svolto al Santuario S.Gabriele dell'Addolorata, presso Isola del Gran Sasso (Te), l'incontro nazionale dell'Ordo Virginum delle Diocesi che sono in Italia.
Tema del convegno: "E la Parola si fece carne..." Gv 1,14   Verginità consacrata nel mondo: passione per Dio, passione per l'uomo
 
In continuità con i precedenti, l'incontro si è proposto i seguenti obiettivi:
- approfondire l'identità e la missione della vergine consacrata, in conformità alla riflessione della Chiesa italiana nella Nota Pastorale dopo Verona;
- affrontare tematiche formative relative al rapporto della consacrata con la Parola di Dio;
- sperimentare il metodo della lectio divina come esperienza privilegiata di dialogo con Dio;
- offrire spunti e prospettive utili ai cammini formativi diocesani.
 
 
Paola Bignardi, coordinatrice del Forum internazionale di Azione Cattolica, ha tenuto una relazione su
"Maria, passione per Dio, passione per l'uomo".
 
1) Nel silenzio di Nazareth.
I 30 anni di Gesù a Nazareth sono gli anni di noi laici cristiani che viviamo nel mondo. Maria vive portando le sofferenze e custodendo il senso di una Parola misteriosa: dà valore a ciò di cui è fatta la vita ordinaria.
Il nostro essere mondo deve far risuonare nel mondo la compiacenza di Dio, la nostra vita quotidiana è il luogo della fedeltà. L'esperienza di Nazareth è il luogo della condivisione della vita ordinaria: Maria vive radicata nella vita del suo paese, fedeltà al luogo che l'ha generata, legame con la cultura, esistenza culturalmente collocata, con una storia. Affondiamo le nostre radici da qualche parte con uno sguardo al mondo universale.
Amiamo la vita e la nostra vicenda umana, in cui non c'è niente di banale o indifferente. Diamo senso anche alle esperienze dolorose della vita, siamo provocati a fare un esame di coscienza. Siamo partecipi alla vita della città, cittadini fino in fondo, ma essendo un po' stranieri alla "mondanità", alla smania di successo e di potere.
La vita di Maria è ordinaria ma non banale, la semplicità dei fatti a volte sembra irrilevante alla fede, ma non è così. Ricordiamoci che Gesù Risorto non ha dato appuntamento agli apostoli a Gerusalemme, ma in Galilea, luogo ai limiti, del caos. Il Mistero di Dio si intreccia nel mistero della nostra vita, la Parola si mescola con la vita come si mescola la polenta nella pentola! I gesti comuni narrano l'umanità che si rinnova ogni istante, originalità dell'attimo presente. Vivere la laicità non è vivere una vita cristiana minore, ma richiede tanta responsabilità e maturità.
Nel Magnificat Maria esprime la sua passione per Dio, la sua adesione piena alla Volontà di Dio: preghiera che nasce dall'ascolto. Maria conserva nel cuore quei fatti oscuri, indecifrabili, che però contengono una Parola per Lei, un senso. E' importante la memoria di quello che ci accade, il senso non lo si coglie subito ma dopo, quando i fatti vengono illuminati dalla Parola. La vita rivela il suo Mistero poco a poco.
 
2) Maria nel cenacolo e nella Chiesa.
Maria è partecipe nella vita della prima comunità cristiana con un ruolo invisibile, non codificato. La sua maternità continua nel tempo. Da donna e madre il suo compito è generativo, iscritto nel corpo e nell'anima: modo di relazionarsi con il mondo, anche con l'esperienza del dolore. Lascia il figlio libero di fare la sua missione. Dimostra amore per la libertà dell'altro, ecco perché Dio affida alla donna la vita umana. La donna come paradigma del dono di sé. Maria come modo di essere paradigma, modello. "Generare una Chiesa materna": la nostra presenza di donne serve a mostrare il volto di madre della Chiesa. Non la scienza salverà l'umanità, ma un grande amore. Ecco perché la Chiesa è chiamata ad essere "buon samaritano", "padre misericordioso", sollecita verso chi è solo: queste dimensioni sono prioritarie rispetto ad ogni altra. Le persone oggi chiedono alla Chiesa l'attenzione, il calore, la verità nella carità. Diamo spazio all'originale fede delle donne, maestre di approccio che passa dal cuore. Le donne sotto la Croce dimostrano intelligenza nel comprendere il Mistero di Dio, hanno capito che nulla è impossibile a Dio, sono rimaste fedeli per questa fede che Dio possa rivelarsi anche nello scandalo della Croce.
 
3) Donne cristiane nel mondo.
Maria contribuisce a generare un mondo nuovo, fondato -sul primato della persona che non può essere strumentalizzata per una causa, per l'efficienza -sulla vocazione educativa per far fronte alla questione delle giovani generazioni. Questo cambia il volto della società.
 
 
Don Emilio Cicconi, paolino, ha parlato di
"Paolo, passione per Dio, passione per l'uomo"
 
Contemplare l'esperienza apostolica di Paolo per aiutare a ravvivare nei cuori la passione di Cristo, la passione con Cristo e la passione per Cristo. Il messaggio di Paolo infatti non si limita ad offrire dei contenuti dottrinali ed astratti, ma propone e vuole condurre ad un'esperienza mistica trasformante la vita. Il Cristianesimo non è una dottrina, né rito, ma l'incontro con la persona di Cristo, vita spesa per Cristo.
 
1) Missione ed evangelizzazione.
Molti sono stati i modelli di evangelizzazione : - essere una presenza, lievito, luce, avendo Cristo dentro lo si passa agli altri - dialogo, movimento, lasciarsi interrogare dal mondo - annuncio kerigmatico - cammino di iniziazione - società alternativa - nuova pentecoste. Nella missione e nelle lettere di Paolo registriamo il primato del kerigma rispetto al paradigma etico-normativo-dottrinale: in Paolo conta la proclamazione della salvezza donata in Cristo Signore perché solo Lui è Salvatore.
2) Paolo e la situazione dell'uomo del suo tempo e di oggi.
Nella 2^ lettera a Timoteo Paolo analizza la situazione dell'uomo del suo tempo, nella 1^Corinti condanna le divisioni delle Chiese. Paolo denuncia il male del suo tempo, evidenzia le incoerenze, come cristiano non chiude gli occhi alla realtà, ma nemmeno si limita a vedere e denunciare, ma combatte, si spende, proclama la salvezza che viene solo da Cristo,"mentre noi eravamo ancora peccatori Cristo è morto per tutti".
3) Il segreto della dinamicità apostolico/evangelizzatrice di Paolo.
La particolarità di S. Paolo sta nella passionalità, nell'intelligenza totalmente investite per il Vangelo. Manifesta nella sua attività e nelle sue lettere una fiducia straordinaria nella grazia di Dio, capace di riconciliare i cuori di tutti gli uomini. L'Amore di Dio manifestato in Cristo e sperimentato sulla via di Damasco e per l'intera sua vita, avvolge, redime, salva, ha la forza (dynamis) di trasformare ogni persona umana che aderisce. Paolo è passato da una passione di sé nel difendere le sue convinzioni religiose, giudicando e condannando, ad una passione per Dio e per la salvezza di tutti gli uomini.
4) Per risultare apostoli autentici, coltivare una teologia-cristologia evangelica.
Qual è la mia cristologia? Chi sei Signore per me? La vera conversione di Paolo è teologica, l'illuminazione più sconvolgente che lo ha trasformato è stata la sua nuova concezione di Dio e della salvezza. Dio si fa povero ed umile, Dio si fa cibo, viene dentro di noi, Dio è il buon samaritano che per primo viene verso di noi. Consideriamo bene i 30 anni di silenzio di Gesù a Nazareth, preparazione alla missione pubblica: mettiamoci a questa scuola di debolezza e riconosciamo di aver bisogno di Misericordia. Dio si manifesta per primo solo se rimaniamo in atteggiamento di silenzio e di ascolto. Lui è presente dentro di noi e vuole farci uscire dalle grettezze del nostro cuore.
5) L'Amore di Cristo ci possiede.
Nel cristianesimo l'esperienza di amore è sempre esperienza di un Amore che ci precede, ci fonda e ci fa essere. "Ci possiede", synékei è un verbo che nella lingua greca assume una complessità di significati: ci tiene uniti quando siamo sopraffatti dalla disperazione, ci sostiene di fronte alle debolezze, ci guida nelle scelte, ci sospinge nel servizio alla Chiesa superando le ingratitudini, ci abbraccia con la sua fedeltà anche quando abbiamo peccato, ci stringe a Lui, ci travolge con la sua forza, ci sequestra quando ci vuole tutti per Sé, ci tormenta con la richiesta di non vivere più per noi ma per Lui che è morto e risorto per noi.
6) Cristo è Salvatore del suo Corpo che è la Chiesa.
S.Paolo dice a noi consacrati di deciderci finalmente ad impiantare il Cristo nei nostri cuori, di metterlo al centro della nostra vita personale e comunitaria. Non abbiamo molto potere nel cambiare gli altri, nel farli camminare nella fede, ma abbiamo il grande potere di cambiare noi stessi vivendo in, con, per Cristo. Dobbiamo vivere la gioia per poter contagiare gli altri, passiamo dall'orgoglio alla semplicità di cuore, dall'egoismo all'amore, non riprendiamoci tutto quello che abbiamo donato.
7) Dimensioni della passione di Paolo per l'uomo.
Universalità: salvezza per tutti gli uomini.
La via migliore di tutte: la carità; la carità non è un carisma ma deve avvolgere tutti i doni.
La legge fondamentale della carità, della verità e della testimonianza evangelica: la Croce. Nella nostra spiritualità di consacrati dobbiamo mettere l'accento sulla gioia, l'amore e sulla vita che nasce dal morire a noi stessi. L'io egoistico deve morire a favore dell'io interiore che deve venire fuori. Questa potatura è essenziale per portare frutti buoni, così insieme al sacrificio arriverà la gioia.
8) La strategia pastorale, i mezzi di Grazia.
La Parola di Dio meditata, celebrata e attuata sia "di casa" nella vita personale, comunitaria, apostolica.
Valorizzazione di collaboratori laici e delle donne.
 
 
 
Tavola Rotonda    "E la Parola si fece carne..." esperienza e testimonianza nella vita quotidiana e nell'incontro con l'altro 
 

            Un appuntamento molto importante di ogni convegno è la tavola rotonda, in cui esperienze e testimonianze di vita differenti si confrontano e si intrecciano. In questa occasione 5 consacrate di diverse diocesi e differenti per età e professione hanno condiviso con tutta l'assemblea come la Parola di Dio si fa carne nella loro vita.

 

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