rosone

Appuntamenti della Chiesa Italiana e Marchigiana

VII incontro dei giovani in Servizio Civile
Data venerdì 12 marzo 2010
Orario 09:00 - 17:30
Luogo Centro Giovanni Paolo II e Basilica S.Casa
Indirizzo Loreto

a Loreto, nella festa di San Massimiliano

Scarica il programma, un profilo di S.Massimiliano e gli atti del martirio

San Massimiliano (12 marzo) protettore degli Obiettori di Coscienza



Della vita di questo Santo si hanno scarne notizie. La maggior parte di esse, comunque, le apprendiamo da una Passio Sancti Massimiliani. Si viene da essa a sapere che Massimiliano subì il martirio intorno al 295 d.C., un 12 marzo, sotto il consolato di Tusco e Anulino (o Anulio), nei pressi di Cartagine, a Tebessa. Si dice usualmente che egli fu uno dei primi obiettori di coscienza cristiani, che rifiutarono le armi in maniera ferma, lucidamente consapevole ed animata da uno spirito senza esibizionismi e ben lontano da qualsivoglia retorica; ma dagli atti e passioni dei martiri delle origini, appare l’unicità del caso di S. Massimiliano, che abdicò espressamente al ruolo di soldato nell’ora suprema del martirio. Si trattò, negli altri casi, più propriamente di rifiuto degli atti di culto connessi all’adempimento degli obblighi militari, non tanto quindi di una forma di obiezione di coscienza in senso proprio. Il martire in parola si inscrive a pieno titolo in quella corrente particolarmente viva nei primi secoli del Cristianesimo, ancor prima della Riforma protestante, che assai spesso si tende a minimizzare tanto che, utilizzando la terminologia di alcuni autori, si potrebbe definire “cristianesimo sommerso”. Questo movimento di idee, fortemente radicato prima che al Cristianesimo fosse riconosciuta da Costantino la piena libertà (ma anche vivo successivamente), ravvisava una totale inconciliabilità tra l’etica della nuova fede ed il servizio militare, a qualsiasi titolo prestato, anche se inizialmente non si estrinsecò nelle forme dell’obiezione di coscienza tradizionalmente intesa. Dalla Passio del martire, si apprende che questi era figlio del veterano Fabio Vittore e che, secondo le leggi del tempo, era tenuto a seguire la carriera del genitore. Il giovane cristiano, tuttavia, rifiutò tale strada, nonostante fosse riconosciuto abile al servizio militare. Condotto nel Foro, dinanzi al proconsole Dione, fu da questi interrogato circa le ragioni del suo rifiuto. Egli con fermezza rispose: "Non mi è lecito fare il soldato, giacché sono cristiano". Alle insistenze e lusinghe del proconsole, egli continuò a ripetere che: "Non posso fare il soldato, non posso fare il male, sono cristiano". All’obiezione che, nella guardia d’onore degli imperatori Diocleziano e Massimiano e dei cesari Costanzo e Massimo (Galerio), vi erano diversi soldati cristiani, il martire rispose in maniera estremamente rispettosa per le scelte altrui, ma dignitosa in merito alla propria: "Essi sanno ciò che è bene per loro. Io, da parte mia, sono cristiano e non posso fare del male". Di fronte a tale ferma ed irremovibile posizione, il proncosole Dione lesse sulla tavoletta la condanna a morte, mediante decapitazione, per il giovane Massimiliano per indisciplina, avendo egli rifiutato il servizio militare. Letta la condanna, al martire non restò che esclamare: Deo gratias (siano rese grazie a Dio)! Aveva, secondo la Passio, appena ventun’anni, tre mesi e diciotto giorni. Prima di morire, rivolgendosi al padre che lo accompagnava, con volto radioso, disse di donare al carnefice la sua veste nuova, che il genitore aveva preparato per il servizio militare. Subìto il martirio, il corpo fu raccolto da una matrona che lo ricompose dignitosamente e lo seppellì in una collina, nei pressi della tomba del martire S. Cipriano. Il padre Vittore, facendo ritorno a casa, lodava Dio ed era pieno di gioia, avendogli mandato innanzi un sì prezioso dono, a Lui che era pronto a raggiungerlo in seguito. Come ha dimostrato lo studioso P. Siniscalco, le ragioni del martire si poggiavano unicamente sulle sue convinzioni, basate su un’interpretazione personale del Vangelo e del messaggio cristiano.
 

Eventi dalla diocesi

23 maggio 18:00

In Cattedrale

31 maggio 21:00

In Cattedrale

02 giugno 10:00

In Cattedrale

15 giugno 18:30

Presso il Santuario di Santa Maria della Misericordia di Petriolo, luogo giubilare pro hac vice

30 giugno

Presso la Casa Circondariale di Fermo, luogo giubilare pro hac vice

22 luglio 18:30

Presso la chiesa di Santa Maria a pié di Chienti a Montecosaro

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