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Un gruppo di imprenditori e dirigenti dell'UCID fermana, sabato scorso 17 Ottobre 2009 si è incontrato con l'Arcivescovo di Fermo per affrontare la Caritas in Veritate, l'ultima enciclica di Benedetto XVI. Mons. Conti ha suggerito un metodo di lettura di quella che ha definito "una bussola per il XXI secolo".

Nel passaggio riguardante la società odierna, l'arcivescovo ha sottolineato come "...la cultura che si è affermata dopo il 1968, e che si è fatta più pervasiva in quest'inizio del nuovo secolo, ha determinato un vistoso spostamento dei diritti umani in chiave sempre più individualistica: dall'assoluta disponibilità del proprio corpo (sino al suicidio)" sino "alla manipolazione genetica spinta alle sorgenti della vita".

"Si è affermata - ha spiegato l'Arcivescovo di Fermo rifacendosi ad una espressione di Bultmann - una società liquida che sta dissolvendo non solo le vecchie ideologie, ma la stessa struttura di base della società e cioè l'uomo. La politica non è più 'pensiero', ma sembra ormai ridursi a pura prassi, preoccupata non più del proprio fondamento, ma della propria 'resa' mass-mediale, e dunque della propria 'immagine'".

"L'ampiezza degli orizzonti e dei problemi che papa Ratzinger affronta nella sua enciclica - ha terminato mons. Conti - fanno della Caritas in veritate un vero e proprio prontuario sociale cristiano per il XXI secolo".

da Medi@ Comunicazioni