Archivio Notizie dalla Diocesi
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L'Equipe Diocesana Giovani di Azione Cattolica presenta il Campo Giovani, che si svolgerà dal 19 al 25 Agosto a Fai della Paganella (TN)
“IO IN QUESTO MONDO”
"Vorrei ora soffermarmi sulla vocazione intesa nel senso specifico della chiamata al servizio missionario verso gli altri. Siamo chiamati dal Signore a partecipare alla sua opera creatrice, offrendo il nostro contributo al bene comune sulla base delle capacità che abbiamo ricevuto". (Christus Vivit, 253)
Credo che questo passo spieghi bene cosa spinga dei giovani oggi a pensare, creare, confrontarsi, ricercare, impegnarsi per qualcosa che non sia tanto per sé stessi, quanto per un altro, un qualcuno che è un giovane in ricerca come me. Scoprire di non essere per sé stessi, ma di essere dono per gli altri, è la prima ricchezza che sperimentano tutti i giovani che, come noi, si mettono al servizio. Bene sappiamo che riusciamo a scoprirci, a scoprire la nostra strada, solo quando ci mettiamo in relazione, con noi stessi, con gli altri, con la realtà che ci circonda e non in ultimo con Dio. Ecco perché l'Equipe Diocesana Giovani di Azione Cattolica, in questo ultimo triennio, ha molto investito non solo nella formazione, quanto più nella relazione dei giovani della nostra diocesi, creando occasioni di dialogo aperte in cui a potersi incontrare non siano solamente i giovani che vivono la parrocchia, ma anche chi, attualmente, per i più diversi motivi, la parrocchia non la vive.
Il sogno grande nel triennio è stato quello di ricreare, dopo tanti anni, una settimana di campo scuola estivo per giovani. Una settimana in cui fermarsi e ricaricarsi. Una sorta di rifugio ad alta quota, in cui ristorarsi, riposarsi e riequilibrarsi prima di continuare a salire ancora. Nei primi due anni siamo riusciti a dedicarci due fine settimana in Umbria, ma nei nostri cuori abbiamo sempre continuato a pregare per un campo scuola tra le Dolomiti. Perché? Perché come dice bene San Giovanni Paolo II "Queste montagne suscitano in me il senso di infinito", ed è proprio così. Questi luoghi, quando ci regaliamo del tempo per, semplicemente, contemplarli, ci donano il coraggio di frugarci nel cuore e noi giovani abbiamo immensamente bisogno di farlo, perché solo lì riusciamo a riconoscerci.
Il campo-scuola diocesano dei giovani di AC quindi quest'anno si svolgerà a Fai della Paganella (TN) dal 19 al 25 agosto 2019. L’intenzione è quella di proporre a tutte le parrocchie e a tutti i giovani (di AC e non solo) che lo vorranno un’esperienza di formazione, di spiritualità e di riposo. L’équipe Giovani è già a lavoro da alcuni mesi nello spirito della corresponsabilità e dell’iniziativa: il campo è il risultato di un percorso condiviso, di un cammino in cui diverse sensibilità si incontrano nel fluire di uno scambio di idee sempre costruttivo. A chi ci chiede se abbiamo un “modello” di campo da riprodurre, tra i tanti progetti che si trovano nei sussidi o in internet, noi ci sentiamo di rispondere che il campo è “artigianale” e che avrà tutti i pregi e i difetti della manifattura. Quello in cui ci impegniamo, come l’Azione Cattolica ci invita a fare, è ad assumere quella creatività per cui ogni proposta è pensata da giovani e per giovani in ricerca ... in ricerca di sé stessi, di certezze, di lavoro, della propria vocazione, dell'Amore corrisposto, di amicizie sincere, di riposo, di pace, di Dio. Nello spirito non di darci delle risposte, ma in quello della condivisione e dell’amicizia, per riscoprire uno dei segreti dell'amore: Qualcuno che ci "permette" di perderci da soli per poi poterci ritrovare in due, tre, alcuni, molti ... comunque, insieme.
Il campo avrà come tema il prendersi cura, che è l’atteggiamento opposto rispetto all’indifferenza, al calcolo, alla convenienza. I giovani che scoprono l’opera di Dio nella loro vita sono chiamati a corrispondere questa amicizia e a rendersi protagonisti nella società e nella comunità cristiana. Fino a che punto siamo consapevoli della nostra missione di prenderci cura di noi stessi, degli altri, della realtà in cui viviamo, della nostra comunità, della Chiesta ... del nostro rapporto con Dio? Di una cosa siamo certi: possiamo dare il nostro contributo alla Chiesa e al mondo. Papa Francesco nella recente Christus vivit ci ha invitati ad essere parte di quella Chiesa in uscita che si fa missionaria, che non teme di sporcarsi le mani, e neppure di sbagliare, pur di farsi prossima ai giovani di oggi. E noi non ci tiriamo indietro!
Prendersi cura non è mai scontato. Il prendersi cura va allenato, iniziando a prenderci cura prima di tutto di noi stessi. E come farlo meglio se non dedicandoci una settimana tra l'infinito delle Dolomiti?
Regaliamoci allora questa settimana di sosta, una sosta dalle nostre continue corse contro il tempo per riuscire a diventare "qualcuno". Una settimana di riposo, di pace, di dialogo, di cammino e di preghiera nella quale ricordarci innanzitutto che siamo già qualcuno, qualcuno di immensamente prezioso, unico ed irripetibile. Qualcuno che vale, al di là dei riconoscimenti che il mondo ci offre. Qual è il nostro posto in questo mondo, nella Chiesa, nella comunità, nella vita dell'altro? Iniziamo a guardare al nostro presente in una prospettiva di fiducia, di fede. Il resto poi ce lo chiarirà Lui:
"in montagna, nel silenzio più assoluto,
ha spazio una voce che viene da dentro,
che ti fa fare all'improvviso i conti con te stesso, con la tua vita.
E quella voce assomiglia tanto a quella di Dio."
-L.Z.-
Noemi Paolucci, vicepresidente diocesana AC per il settore giovani
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