Archivio Notizie dalla Diocesi
Notizie dalla Diocesi

Presentato in Prefettura il programma completo degli eventi
Una “comunicazione mite” (Francesco) da proporre “disarmando le parole” (Leone XIV) in un tempo particolarmente difficile e pericoloso in cui si avverte maggiormente la necessità di pace e di amore. La raccomandazione di ben due Papi dà ancora più importanza alla XX edizione del “Festival della comunicazione”, che la Società San Paolo e le Figlie di San Paolo hanno promosso nell’Arcidiocesi di Fermo, e che l’Arcidiocesi stessa, attraverso l’ufficio diocesano comunicazioni sociali, ha organizzato.
Un appuntamento che dal 30 maggio all’8 giugno interesserà 12 comuni e 8 vicarie su 9 del nostro territorio, con una fitta serie di eventi racchiusi sotto il titolo “Accendiamo la speranza, una diversa comunicazione è possibile”.
Il primo atto c’è stato venerdì 23 maggio con la presentazione ufficiale del programma, avvenuta nella sala conferenze della Prefettura di Fermo. “Sono onorato di lanciare questo Festival della Comunicazione - ha sottolineato il prefetto Edoardo D’Alascio – anche per lo stretto legame con il compito istituzionale e comunicativo rivestito dagli uffici pubblici nel territorio. Personalmente, mi sono formato grazie ai corsi di comunicazione sociale e politica tenuti a Milano dal cardinale Martini, dove ho acquisito principi che sono poi stati il cardine del mio operare, a cominciare da quello della responsabilità e della pari dignità di tutte le persone che fanno parte del territorio di cui mi occupo”.
L’arcivescovo monsignor Rocco Pennacchio ha, invece, sottolineato la particolarità di questa XX edizione, che si tiene nell’anno dei due Papi. “Francesco in occasione della Giornata delle comunicazioni sociali, che cade il 1° giugno in coincidenza con il Festival, aveva diffuso un messaggio ripreso da Leone XIV fin dai primi giorni del suo nuovo pontificato – ha detto Pennacchio -. Francesco, partendo da un passo della Prima Lettera di San Pietro Apostolo, invita a “condividere con mitezza la speranza che è nei nostri cuori”. La speranza per un cristiano è Gesù, che non è solo l’annuncio di Cristo, ma di tutto ciò che di bene c’è nel mondo, dei segni di speranza lasciati da Cristo. E Leone XIV si è subito agganciato a questo appello, invitando a praticare una comunicazione “disarmata e disarmante”. La comunicazione muscolosa che prevale oggi, invece, genera paura, timore e incertezza. L’ansia di qualche clic o ‘mi piace’ in più non costruisce la speranza invocata da Francesco e la pace chiesta da Leone XIV, e purtroppo anche alcune frange cattoliche non si esprimono con mitezza e pensano che la verità si possa diffondere con la forza”.
Al coordinatore paolino Don Giuseppe Lacerenza è toccato poi illustrare lo spirito del Festival. “La mia – ha confidato – è stata una vocazione da adulto, scattata scrivendo la biografia del Beato Giacomo Alberione, che già a cavallo tra il XIX e il XX secolo aveva intuito l’importanza di una chiesa in uscita, che portasse il Vangelo dal chiuso delle chiese fino alle periferie più lontane. Don Alberione per riuscirci puntò sulla buona stampa, da contrapporre a quella cattiva. Il suo slogan fu “fare a tutti la carità della verità”, ancora più attuale oggi di fronte a una informazione falsa e tendenziosa a discapito della verità. Dal 2006 i Paolini hanno quindi pensato a un Festival della comunicazione itinerante, da tenere ogni anno in una diocesi diversa, per diffondere una comunicazione con al centro la persona e la dignità umana. Come ha sottolineato Papa Leone XIV, la comunicazione è un elemento importante, alla pace si arriva cominciando a ‘disarmare’ le parole e senza mai separare la verità dall’amore con la quale dobbiamo cercarla. Una comunicazione ispirata dal Vangelo, che è annuncio di speranza e di pace”.
Il programma del Festival è stato ideato dai Paolini insieme a un comitato locale composto dall’arcivescovo Pennacchio, da don Michele Rogante, responsabile dell’Ufficio comunicazione della diocesi, don Enrico Brancozzi, vicario per la Pastorale, Chiara Curi, collaboratrice dell’Ufficio Beni Culturali e membro dell’Ufficio Diocesano Comunicazioni Sociali, Adolfo Leoni e Annalisa Cerretani, assessore del Comune di Fermo.
Nel corso della presentazione in Prefettura, don Michele ha presentato gli appuntamenti più importanti, sottolineando la grande collaborazione dei sindaci, dei parroci, degli uffici pastorali diocesani e di tante istituzioni e realtà del territorio. Il Festival si aprirà e chiuderà con due convegni di valore nazionale: venerdì 30 maggio alle ore 18, nella sala Pertini (ex mercato coperto) di Fermo il tema ‘Tra comunicazione e informazione” sarà trattato da Enrico Mentana, direttore del Tg LA7, e Paolo Ruffini, Prefetto del dicastero della Santa Sede per la comunicazione; domenica 8 giugno alle ore 18 (sempre nella sala Pertini di Fermo), su “Dei cattolici e da cattolici”, si confronteranno Vincenzo Corrado, direttore nazionale Ufficio comunicazioni sociali della Cei, don Simone Bruno, direttore de ‘Il Giornalino’, Riccardo Maccioni, caporedattore di Avvenire, e Vincenzo Varagona, presidente nazionale Ucsi (Unione cattolica stampa italiana). Altri convegni degni di attenzione: all’auditorium San Domenico di Fermo alle ore 10 del 1° giugno, ‘Comunicazione accessibile, nessuno escluso’ con suor Veronica Amata Donatello, responsabile nazionale del Servizio per la pastorale delle persone con disabilità; cure palliative e fine vita, Officina delle Arti di Montegranaro alle ore 18 del 6 giugno; ‘Missione 4.0: comunicare la speranza nell’epoca dei social media’, sala Lorenzetti di Grottazzolina alle ore 21,15 del 5 giugno; ‘Nel dialogo la speranza’, sala Cuini di Porto Sant’Elpidio alle ore 18 del 3 giugno.
Previsti poi tre “eventi giubilari”: il pellegrinaggio da Santa Maria a Mare alla cattedrale di Fermo (31 maggio ore 9); L’Akathistos-Inno alla Theotokos in duomo (31 maggio alle 21,15) per il giubileo del mondo della comunicazione, ed il Giubileo delle forze armate, delle forze dell’ordine e dei governanti 2 giugno ore 10 in cattedrale). Sabato 31 maggio (Catecumenion Civitanova, ore 18) la biblista Rosanna Virgili terrà la lectio ‘La Speranza e le sue tenere membra’.
Tra gli spettacoli, da segnalare: ‘Joseph: storia di un uomo’ con Adolfo Leoni e Paolo Rossi, accompagnamento musicale della banda di Monte San Giusto (Chiesa di San Francesco a Montegranaro, ore 18 del 1° giugno); ‘La musica che parla’ con l’Orchestra Parallela, Massimo Mazzoni e il coro Bohémiennes (teatro di Porto San Giorgio, ore 21,15 del 1° giugno); ‘La spada della verità, attualità e meraviglia dei cavalieri’ con Cesare Catà (convento Canossiane Porto San Giorgio, ore 18 del 7 giugno); ‘La 22esima donna’ di Angela Iantosca (teatro di Pedaso, ore 21,15 del 3 giugno). Particolare l’appuntamento del 4 giugno alle ore 18 al Manzoni di Montegiorgio: “Uno sguardo dentro la settima arte”, raccontare la speranza con il cinema. Diverse le presentazioni di libri, tra le quali spicca quella del 6 giugno a Montegiorgio (ore 21,15 teatro Alaleona): ‘Vivere il cantico delle creature’ con Padre Guidalberto Bormolini e Davide Rondoni.
Meritano di essere visitate poi le quattro mostre allestite per il Festival: quella dell’artista Vivianne Bou Kheir alla Sala del Capitolo dell’Arciconfraternita della Pietà a Fermo, quella organizzata dall’Ass. Fermo in Acquarello nei locali ex Vigili Urbani di Fermo, quella curata dai Paolini e dalle Paoline, allestita presso l’Oratorio di Santa Monica a Fermo e quella itinerante UCAI nelle cinque chiese giubilari: Santa Maria Apparente, Santa Maria a Pie’ di Chienti Montecosaro, Madonna dell’Ambro, San Serafino Montegranaro, basilica metropolitana Fermo. Una menzione speciale ad una “mostra special”, realizzata in forma digitale dagli studenti della classe IV arti figurative di Fermo e che “sarà in mostra” attraverso i social.
Il Festival coinvolgerà anche i giovani degli oratori di Fermo e Porto San Giorgio con alcuni laboratori. Davvero unico, infine, l’evento di mercoledì 4 giugno che coinvolgerà il carcere di Fermo con esperienze interne ed esterne. Alle ore 9, nella casa di reclusione, saranno donati dei libri San Paolo e Paoline, mentre alle 10,30 al centro culturale San Rocco di Fermo si terrà l’incontro ‘Comunicare per esistere. Storie da dentro per uscire’ con la partecipazione di alcuni detenuti.
Eventi dalla diocesi
Presso il Santuario di Santa Maria della Misericordia di Petriolo, luogo giubilare pro hac vice
Presso la chiesa di Santa Maria a pié di Chienti a Montecosaro