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Verso il restauro della chiesa di San Giovanni Battista di Falerone
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Dopo un iter molto travagliato si è giunti all’approvazione finale del progetto, con l’emissione del decreto di finanziamento in pochi mesi, auspichiamo nel settembre del 2025

Qualche giorno fa, il 22 maggio nel quotidiano online Vivere Fermo è stato pubblicato un articolo di Dario Aspesani nel quale si palesava la grande preoccupazione e dolore nel vedere la chiesa di San Giovanni Battista, il luogo di culto della Comunità di Falerone ancora chiuso e inagibile a causa dei danni causati dagli eventi sismici del 2016.

 

Si condivide la riflessione, l’edificio chiesa è luogo identitario della città perché, oltre alle celebrazioni liturgiche, in essa si esprimono le tradizioni che affondano le radici nella fede: la chiesa di San Giovanni Battista rappresenta proprio questo per tutta la comunità e i cittadini di Falerone.

 

E’ in ragione di ciò che in questi anni si è lavorato molto, la complessità e la particolarità del modello strutturale della chiesa, edificio gravemente lesionato con cedimenti, crolli della copertura e al contempo la necessità di reperire risorse idonee, ha impegnato i tecnici incaricati – Arch. Renato D’Onofrio, l’Ing. Roberto Antognozzi, il Geom. Stefano Antognozzi – coordinati dal RTP Arch. Dania Cataldi, dall’Economo Diocesano Geom. Demetrio Catalini e dall’Incaricato per i Beni Culturali Ecclesiastici Dott.ssa Alma Monelli, nel predisporre un progetto di miglioramento sismico e restauro architettonico.

 

L’iter progettuale, il confronto con l’Ufficio Ricostruzione e con la Soprintendenza competente in materia, è stato impegnativo, sono state necessarie verifiche, varianti, approfondimenti, è stato fondamentale adeguare il progetto alla normativa vigente che in questi anni è stata aggiornata; imprescindibile è stato il confronto costruttivo con i funzionari incaricati di approvare e di validare il progetto.

 

E’ un iter molto articolato, difficile da condividere in modo chiaro e dettagliato ma ogni volta che si recepisce una indicazione, una variante, si applica una nuova norma, un aggiornamento del prezziario di riferimento, è indispensabile rivedere degli aspetti del progetto sia dal punto di vista strutturale che architettonico e sono passaggi spesso delicati che richiedono tempo e grande cura.

 

In queste ultime settimane si sono perfezionati gli ultimi aspetti e si è proceduto alle ultime integrazioni richieste dagli Uffici competenti e con una certa fiducia si può affermare che ormai si è giunti all’approvazione finale con l’emissione del decreto di finanziamento in pochi mesi, auspichiamo nel settembre del 2025.

 

L’Arcivescovo di Fermo Mons. Rocco Pennacchio, il precedente parroco Don Amancio Nguere Mitogo e l’attuale Padre Alexander Mokcharaj hanno seguito e continuano ad accompagnare l’iter sostenendo e collaborando perché il progetto possa tradursi quanto prima in azione e i lavori possano prendere avvio.

 

L’Arcidiocesi di Fermo che del progetto è l’ente attuatore si impegna a procedere celermente – una volta giunto il decreto di finanziamento – nell’affidamento dei lavori così che sia possibile restituire finalmente la Chiesa Matrice di San Giovanni alla comunità di Falerone.

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