Archivio Notizie dalla Diocesi

L’Ufficio Diocesano Cultura, Università, Scuola unisce la sua voce a quella di coloro che attirano l’attenzione su un problema culturale e educativo sollevato dal fatto che la scuola ricorre con frequenza elevata allo strumento della punizione della bocciatura per condotta dell’alunno. Un noto esponente della cultura italiana ha scritto : “Io boccio la scuola che boccia”. Se poi la bocciatura è motivata dalla condotta dell’alunno, l’affermazione diventa ancora più scottante. Il problema si pone anche per alcuni ambienti universitari.
Sentiamo il dovere di interrogarci per capire e per aprire nuove prospettive e proposte. Stiamo di fronte a uno smarrimento del nostro mondo giovanile, che non sa trovare il senso della propria esistenza e del proprio impegno nel lavoro, e non sa darsi comportamenti degno di persone civili?
Stiamo di fronte al venir meno dei compiti delle agenzie educative (famiglia, scuola, Chiesa, società), che non riescono a proporre e testimoniare valori degni di coinvolgere il mondo giovanile? Stiamo di fronte allo smarrimento del compito formativo ed educativo specifico della scuola ? Probabilmente tutte queste ipotesi convergono in una ipotesi complessa, che tutte le ingloba: giovani, famiglia, scuola hanno tutti molto da correggere e da rivedere.
E’ certo che una scuola che ricorre in modo frequente all’estremo mezzo punitivo per esercitare un controllo della situazione scolastica indica una preoccupante emergenza educativa e culturale. La bocciatura ha una sua funzione legittima ed educativa, ma solo se posta nel quadro di una proposta formativa globale, portata avanti con coerenza dal mondo docente e dirigente della scuola stessa. Altrimenti non risolve i problemi, ma li evidenzia con drammaticità.
Interroghiamoci tutti, non per fare solo analisi sociologica, ma per elaborare insieme piste e proposte.

Mons. Duilio Bonifazi, direttore Ufficio Diocesano Cultura, Università e Scuola