Maggio mese mariano per eccellenza. L’origine è legata al ciclo agricolo e al clima. Auspicabile adattare la liturgia della Parola di questo tempo con la bellezza di Maria, madre nostra e della Chiesa
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Sebbene il tempo, dal punto di vista meteorologico, faccia talvolta i capricci, ci avviciniamo a Maggio, mese mariano per eccellenza. Pontifex ha voluto analizzare la ragioni e i motivi di questa opzione mariana . Lo ha fatto chiedendo lumi al professor Stefano De Fiores, sacerdote e mariologo di chiara fama. Professor De Fiores, a che cosa si deve la dedicazione di Maggio a Maria?: “ il collegamento è con il ciclo agrario. Almeno una volta, quando le stagioni erano effettivamente quelle, senza grandi cambiamenti, in maggio rifioriva la natura, si ottenevano i primi frutti, sbocciavano con tutta la loro bellezza i fiori e il fiore più armonioso e ammirabile, certamente è Maria. Ecco,dunque, Maggio come mese mariano”. Ci sono stati degli autori religiosi che hanno regalato delle composizioni alla Madonna per il mese di Maggio e in un certo senso si può anche dire che sia stata l’Italia a dedicare questo mese a Maria: “ in effetti ...
... è così. Lo si deve a tre sacerdoti gesuiti, uno di Roma, Muzzarelli, l’altro di Palermo, Lalonia e il terzo di Verona, Dionisi che hanno redatto tre libretti di preghiere,giaculatorie e canti che i contadini, nel mese di maggio, ritornando dal lavoro nei campi, recitavano con grande fervore”. Questo non fa altro che ribadire con vigore e chiarezza, il legame tra la Madonna e il ciclo agrario: “ certamente. I contadini che avevano molto forte il senso della pietà popolare, una volta conclusa la loro giornata lavorativa nei campi, in Chiesa, nei borghi e paesetti, dedicavano a Maria le loro giaculatorie, i loro canti, e le loro meditazioni, sulla base del contenuto dei libri dei tre autori che le ho appena citato”.
Maggio è anche mese del Santo Rosario: “ sarebbe opportuno recitare il Rosario tutto l’anno e non soltanto a maggio. Ma il Rosario credo che sia la massima espressione della pietà popolare. Il Rosario,specie se recitato con serietà e convinzione e in famiglia, fa bene e i contadini, gente intelligente,lo avevano capito”. Le letture del tempo Pasquale e comunque di Maggio in ogni caso non abbondano di riferimenti mariani: “ vero. Ecco perché esiste questa dicotomia tra liturgia della Parola del Tempo Pasquale e Maria. Ma un sacerdote bravo e coscienzioso, nella sua omelia, cercherà di adattare i testi anche a Maria e armonizzare la liturgia della Parola di questo tempo a Maria. Del resto Maria fa parte della Comunità ecclesiale a pieno, titolo, ne è quasi a capo, se considerate che a Pentecoste, quando i Discepoli ricevono lo Spirito Santo, era con loro. Però, Maria lo Spirito Santo lo aveva già ricevuto con l’Annunciazione quando l’Angelo le aveva pronosticato l’Incarnazione del Verbo e per lei la Pentecoste è solo un rafforzamento dell’ Annunciazione”.
Maggio è anche il mese delle prime comunioni in tante parrocchie, come lo spiega?: “ con una ragione di carattere pratico. A Maggio spesso termina il ciclo del catechismo e quindi si approfitta di questo e del bel tempo o del clima migliorato, per amministrare ai bambini le prime comunioni. Insomma il fatto climatico molto spesso è abbinato a quello religioso e non ci vedo assolutamente niente di strano o stravagante”. Come consiglia di vivere questo mese dedicato alla Madonna?: “ con fervore ed intensità, regalando alla Madonna, madre nostra e della Chiesa, lo spazio e il tempo che merita. Bisogna sempre ricordare che Maria è davvero il fiore più bello e profumato che Dio ci ha regalato. Amare Maria significa amare la Chiesa e Dio. Viviamo Maggio con assiduità nella preghiera”.
Bruno Volpe