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SANT’ELPIDIO A MARE – L’invito è per tutti, soprattutto per i giovani, alla scoperta di una figura eccezionale ma imitabile, quella di Pier Giorgio Frassati, “l’uomo delle otto beatitudini” come lo chiamò Giovanni Paolo II quando lo beatificò il 20 maggio 1990.

Figlio del fondatore de “la Stampa” e ambasciatore in Germania, Frassati morì nel 1925 a soli 24 anni stroncato alla vigilia della laurea in ingegneria da una poliomelite fulimante, contratta in una delle sue tante visite nei tuguri della Torino dei poveri. Perché lui, ricco, bello, gioioso, dedicò la sua vita alla preghiera, all’amicizia e all’apostolato. Solo dopo la sua morte si scoprì quale fosse la grandezza della sua testimonianza: ancora oggi Pier Giorgio Frassati dimostra come la santità non è un percorso della rinuncia e della solitudine, ma quello dell’entusiasmo giovanile, della carità, della fede solida.

A Sant’Elpidio a Mare se ne parlerà giovedì 3 (ore 21.30, sala Giovanni Paolo II, piazza Matteotti) proiettando anche immagini della sua vita e dalle tante trasmissioni su di lui. Poi venerdì 4, giorno della morte nel quale lo ricorda il calendario dei santi, ci sarà una Messa in suo ricordo (ore 21.30, parco ex Madonna dei Lumi, via dei Prati) voluta dalla Confraternite elpidiensi, delle quali è stato proclamato Patrono, insieme ai giovani dell’Azione Cattolica, della quale fu dirigente appassionato.

2 Luglio 2014