Archivio Riceviamo e pubblichiamo
Riceviamo e pubblichiamo
di Franco Cori
Domenica 18 marzo, a S. Vittoria in Matenano, Don Silvio Paternesi festeggerà i suoi 50 anni di sacerdozio.
Noi tutti ci stringiamo a lui per ringraziarlo di aver dato la sua vita alla Chiesa e per ringraziare il Signore di averci donato un “santo padre” così come in modo scherzoso sono solito chiamarlo.
Chi lo consce sa che davvero è un “padre” buono e gioioso e anche un “santo” cioè uno che davvero appartiene a Cristo. Fin da quando l’ho conosciuto mi ha affascinato il suo abbraccio colmo di misericordia, sempre festoso e con qualche scherzo pronto dietro l’angolo.
Lo si potrebbe benissimo paragonare a S.Filippo Neri, “Pippo il buono”, dei nostri giorni.
Con lui ho condiviso il cammino della Fraternità di CL, il pellegrinaggio Macerata – Loreto, quello alla Madonna dell’Ambro.
E uno particolare, a S.Rita,che aveva iniziato fin da quando era in seminario con alcuni amici. Viene fatto generalmente a metà agosto, solo poche persone, riuscendo ad unire ragazzi , adulti e anziani, di ogni estrazione sociale, in un’avventura eccezionale. Lui a farci da guida tra sentieri che, da perfetto montanaro qual è, ben conosce.
In genere si arriva a Cascia con tre giorni di cammino, dormendo sotto le tende. Si parte da Vallegrascia, poi si segue il “sentiero dei mietitori” per arrivare dietro al Vettore a Forca di Presta, poi verso Forca Canapine.
Si scende, spesso perdendosi nei boschi, a Norcia sostando presso il convento delle suore benedettine e infine a Cascia.
Oppure tramite un altro percorso altrettanto bello, forse più difficoltoso, con partenza dall’Infernaccio, poi a Capo Tenna per salire a Passo Cattivo, un lungo cammino ad alta quota, quasi 2000 m, verso Palazzo Borghese, poi Castelluccio, Forca Canapine, infine Norcia e Cascia.
Giorni di fatica e di sacrificio ma così belli che ti restano per sempre, inestirpabili, nel cuore.
Cosi con lui ho imparato a gustare, a tarda età, la bellezza delle nostre montagne che non conoscevo come il Vettore, la Sibilla, la Priora, l’eremo di S.Leonardo.
Don Silvio con la sua gioiosa umanità, tramite uno scherzo, una barzelletta, raccontata persino durante un’omelia, ha saputo educare anche la gente semplice a quelle verità di fede che Don Giussani ci ha consegnato: una Scuola di Comunità permanente sul territorio!
Ha reso Cristo presente in una forma umana davvero accogliente.
Una paterna gioiosa amicizia.
Io, la mia famiglia e gli amici vogliamo ancora ringraziarlo e fargli i migliori auguri con le parole di Dom Helder Camara, già vescovo del Brasile, paese ove anche lui è stato in missione:
“Beato chi si sente eternamente in viaggio
e in ogni prossimo vede un compagno desiderato.
Un buon camminatore si preoccupa dei compagni scoraggiati e stanchi…
Previene il momento dello scoraggiamento. Li prende là dove li trova.
Li ascolta. Con intelligenza e delicatezza, soprattutto con amore,
ridà coraggio e gusto per il cammino.”
Due canti di Chieffo lo descrivono in modo particolare:
“Ho un amico grande grande.” ed “E’ bella la strada.”
Auguri “santo padre”!
Franco, Maria e famiglia
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franco
17-03-2012 12:42 - #1