Archivio Riceviamo e pubblichiamo
Riceviamo e pubblichiamo
Commento sulla decisione di togliere il crocefisso dalle scuole
La notizia, che oggi è stata diffusa dai media , di togliere il crocefisso dai luoghi pubblici mi ha lasciato esterrefatto e soprattutto è ridicola la motivazione che ha portato a questa scelta: l’integrazione. Sono mediatore culturale e ormai integrato nel mio bacino territoriale ossia Porto Sant’Elpidio, ho accolto la cultura italiana integrandola con la mia identitá pakistana ed il crocefisso non mi ha ostacolato in questo percorso.
Vivo in un’Europa attenta all’immigrato, al suo bagaglio culturale, ai suoi diritti, in nome dell’integrazione, e veloce nel dimenticarsi della propia identitá e delle proprie radici storico-culturali.
Appare, cosí, legittima e giustificativa la decisione di togliere il crocefisso dai luoghi pubblici, rompere con una tradizione che giá, per un immigrato è inizio di un percorso di conoscenza e di dialogo. Il nostro essere di culture diverse, in un certo senso stranieri gli uni gli altri, il nostro comportamento, i nostri stili di vita, la nostra religione ed i simboli ad essa legati, devono trasformarsi in ricchezza da valorizzare, in stimolo per conoscere le nostre identitá plurime affinché entrino in dialogo aperto e profondo, senza pregiudizi.
Questa è integrazione, completamento ed inserimento nella realtá in cui l’immigrato decide di crescere.
Eventi dalla diocesi
Seminario di studio proposto dall'Ufficio diocesano per l'educazione, la scuola e l'università
Nella chiesa di Santa Maria di Montegranaro
A Villa Nazareth; interviene mons. Valentino Bulgarelli, Direttore dell'Ufficio Catechistico Nazionale
A Villa Nazareth; incontro aperto a tutti proposto dall'Ufficio di Pastorale della Salute, Vita e Bioetica