Simone Miliozzi
Simone Miliozzi
Sono Simone di Morrovalle, ho 39 anni, sto finendo gli studi teologici con la licenza in teologia sacramentaria, e soprattutto sto facendo un’esperienza pastorale nella parrocchia “San Paolo” di Civitanova Alta.
La mia vocazione nasce nell’incontro con il Signore risorto che ho potuto sperimentare attraverso i fratelli e le sorelle del Rinnovamento nello Spirito, la loro gratuita accoglienza , la loro vicinanza e amicizia, e la loro preghiera che mi ha accompagnato nella scoperta del volto amoroso e splendente di Gesù.
Avevo lasciato l’ACR e la parrocchia dopo la Cresima, e sentendomi solo a casa, sono infatti figlio unico di figlio unico, avevo puntato tutto nello studio. Ero molto timido, e incapace di fare e stare nelle amicizie. Si, avevo avuto degli amici, specialmente uno, con il quale passavo molto tempo, ma facevo fatica a stare in mezzo agli altri, ero l’imbranato e lo zimbello di tutti, non sono mai riuscito ad integrarmi in un gruppo.
In un periodo di particolare sconforto e solitudine, tanto da esser caduto in depressione, cercando una via di riscatto e di ripresa, ho ricominciato a pregare; è vero sono sempre andato a messa la domenica, ma arrivavo puntualmente in ritardo e non ci capivo proprio niente. Ci andavo per far contenta mia madre che altrimenti mi chiamava “bestia”.
Una volta sono capitato nella chiesa dei passionisti a fine messa e lì ho ascoltato la testimonianza dell’allora e attuale coordinatore del gruppo, che ha testimoniato la bellezza del seguire il Signore nell’esperienza del Rinnovamento nello Spirito. Mi ricordo di aver pensato: “questo è proprio quello che mi serve: un rinnovamento dello spirito”.
Avevo letto anche un libro dove si parlava della gioia esplosiva dei gruppi carismatici dopo gli incontri di preghiera, tanto che l’autore del libro pensava che bevessero la birra invece di pregare.
Da quel mercoledì non ho mollato per anni l’incontro con il gruppo perché ho scoperto che essere accolto, sentirsi amato gratuitamente mi faceva star bene e mi spingeva anche a passare da una preghiera lamentosa di richiesta ad una preghiera di ringraziamento e di lode al Signore. Ho potuto vivere tante esperienze spirituali forti, in special modo a Macerata per il consueto fine anno giovani regionale nel 2003, mi sono sentito rafforzato dentro, e in qualche modo trasformato.
Mi sembrava che stesse cominciando un’altra vita per me, una vita senza più sofferenza, ma ho dovuto prendere coscienza che le difficoltà interne ed esterne non erano affatto finite anzi tutta quella grazia con cui il Signore colmava il mio cuore mi era data per iniziare un lungo cammino di guarigione, di conoscenza interiore, di discernimento, di comunione e di servizio che ancora non è finito. E’ il cammino della vita. Sono ricaduto tante volte ma tante sono stato rialzato, basta fidarsi e ricominciare.
Eventi dalla diocesi
Presso il Santuario di Santa Maria della Misericordia di Petriolo, luogo giubilare pro hac vice
Presso la chiesa di Santa Maria a pié di Chienti a Montecosaro